Federlegno Tutte le idee per dire addio alla crisi

L’assemblea generale della Federlegno Arredo si è tenuta mercoledì a Milano all’interno del Museo della Scienza e della Tecnica. Un appuntamento cui hanno partecipato numerosi imprenditori del settore, punta di diamante delle nostre esportazioni nel mondo. Il presidente Rosario Messina ha aperto il convegno, in un particolare momento di crisi, toccando numerosi tasti: dall’impegno comune che l’Associazione deve portare avanti, alla necessità di grandi missioni in ogni Paese quali anteprime di una presenza commerciale, dal bisogno di rafforzare la nostra offerta qualificata al finanziamento per la partecipazione a manifestazioni fieristiche all’estero.
Ne è seguito un dibattito che aveva come fondamento la crisi economica : a considerarne i diversi aspetti è stato per primo Giuseppe De Rita, presidente del Censis. Egli ha messo in evidenza come la crisi da noi non ha provocato crolli di rilievo soprattutto perché la grande massa della popolazione ha potuto contare sulla proprietà della casa e sulla propensione al risparmio, ma gli effetti deprimenti saranno un freno per una ripartenza veloce. Tre saranno a suo giudizio i punti decisivi per la ripresa: primo l’intervento del governo, poi l’atteggiamento degli imprenditori, quindi il valore e le capacità di lavoro delle Associazioni. Ma di grande interesse è stata la voce comune degli altri partecipanti al dibattito, nomi di assoluto rilievo: architetti, industriali dei più diversi settori, grandi funzionari. Il ministro Tremonti, assente giustificato, avrebbe ascoltato come tutti hanno messo in evidenza suggerimenti per il piano casa varato dal governo: un piano casa serio e importante dovrebbe essere la vera anima della ripresa nell’edilizia, intesa come recupero dei borghi (il centro storico de L’Aquila insegna), rinnovamento delle periferie, rottamazione degli edifici, riqualificazione ma nessuna nuova cementificazione.

Niente villette , operazione fatta solo per impegnare i risparmi dei proprietari, ma un’ operazione a livello nazionale di peso e di valore, che rilanci così edilizia e arredamento e importante e di conseguenza anche i lavoratori di entrambi i settori, che non sonno certo pochi.

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