Federmeccanica e sindacati metalmeccanici (Fiom esclusa) hanno cominciato a discutere sulle norme ad hoc per il settore automobilistico, avviando la Commissione paritetica nazionale che dovrà definire regole più in linea con i tempi riguardanti, prima di tutto, la flessibilità e gli orari di lavoro. È una partita a due, il cui esito positivo è indispensabile affinché la Fiat continui a produrre in Italia. A essere interessati, nel momento in cui le norme coinvolgeranno tutta la filiera, sono circa 1,2 milioni di persone e 3.300 aziende produttrici. La fase iniziale, invece, riguarderà i 4.700 addetti della newco di Pomigliano e, se tutto andrà bene, le 5.500 tute blu della joint venture che governerà Mirafiori.
Federmeccanica e sindacati (eccetto la Fiom) torneranno a incontrasi il 24 gennaio. Un peso non indifferente sull’evoluzione della trattativa lo avranno i tempi: e il piede con cui si è partiti, complici il nodo Mirafiori e le festività di fine anno, non è sicuramente quello giusto, visto che il prossimo incontro si terrà solo tra un mese.
Oggi, intanto, l’amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne, rientrerà in Italia dagli Stati Uniti.
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