Felisa, 107 anni e una vita segnata dal 20 novembre

Operazioni elettorali senza incidenti significativi in Spagna, dove si sono svolte le elezioni politiche, ma con un morto. Un anziano elettore di 96 anni si è recato questa mattina al seggio di Hortaleza per votare. Ma subito dopo avere deposto la scheda nell’urna si è accasciato a terra. I soccorsi sono stati inutili. L’uomo è morto stroncato da un arresto cardiocircolatorio.
Storia più lieta è invece quella della signora Felisa Bravo di Aldealcorvo, in provincia di Segovia. La donna che ha compiuto proprio ieri 107 anni, ieri si è presentata puntuale a votare. Una donna con un destino racchiuso proprio in questa data. Lei si ricorda perfettamente il giorno in cui Franco moriva (ieri era proprio l’anniversario).
Intanto nella notte di Madrid, i clacson dei sostenitori del Partito Popular festeggiano - con meno gioia del previsto - la più grande vittoria della storia della destra spagnola. Maggioranza assoluta, attorno ai 185 seggi, meglio di quanto non abbia mai fatto Aznar. Drammatica la sconfitta del partito socialista, la peggiore di sempre.
Ma dalle urne si profila un grave problema per il nuovo governo: nel Paese basco gli estremisti superano i moderati del Pnv; la questione dell’indipendenza si ripropone.

Un guaio in più per il nuovo premier, che già deve affrontare una crisi economica da cinque milioni di disoccupati.
Nessuna traccia degli Indignados. Come d’abitudine, all’indignazione segue la reazione. Sotto i portici della Plaza Mayor, decine di senzatetto si chiudono nei loro scatoloni.

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