Feltri: Silvio no al Quirinale e non si ricandidi

Il giornalista ospite a Cortina Incontra: "Spero che il prossimo capo dello Stato non sia lui, immaginate cosa potrebbe succedere con le escort al Colle...". Stupore tra la folla che ha assistito al dibattito tra il direttore editoriale di Libero e il suo ormai collega editore, Giampaolo Angelucci

Feltri: Silvio no al Quirinale e non si ricandidi

Berlusconi al Quirinale? Meglio di no, sai che gossip ci sarebbero su feste e belle ragazze. E meglio pure che il Cav non si ripresenti candidato alle prossime elezioni politiche. Parola di Vittorio Feltri, che ospite a Cortina Incontra, non ha risparmiato nessuno, presidente del Consiglio compreso.

Proprio i giudizi sul Cav hanno suscitato maggiore stupore tra la folla che ha assistito al dibattito tra il direttore editoriale di Libero e il suo ormai collega editore, Giampaolo Angelucci, moderato da Marino Bartoletti. A cominciare da quello sulle aspirazioni al Colle. Dopo aver dato le pagelle ai presidenti della Repubblica, sul Cav Feltri è stato ultra-tranchant: «Spero che il prossimo presidente della Repubblica non sia Berlusconi: immaginate cosa potrebbe succedere, escort al Quirinale...».

Niente Quirinale, e pure niente Palazzo Chigi. Il Vittorio Feltri nella nuova versione di direttore editoriale di Libero dice espressamente che «teme» che il Cavaliere alle prossime politiche scelga ancora una volta di scendere in campo e di candidarsi a premier. Del resto lo stesso Feltri si chiede come mai il Cav riscuota tanto successo: «La gente ha finora votato Berlusconi per lui, anche se non ho capito quale sia il suo irresistibile fascino». Solo una piccola concessione al Cav: «Errori – sottolinea Feltri – Berlusconi ne ha fatti tantissimi, ma non gli si riconoscono neanche i meriti. Senza Berlusconi questa sarebbe una democrazia zoppa».

Tanta durezza col Cav, tanto plauso per il ministro dell’Economia Tremonti: «È il miglior ministro che abbiamo, perché se non abbiamo fatto la fine della Grecia è in gran parte merito suo. Tremonti ha il diritto come tutti di avere delle ambizioni. E che ambizioni può avere se non diventare premier? D’altronde, se le ha Alfano le ambizioni, non vedo come non possa averle Tremonti».

Il nuovo Feltri vuol anche scendere in politica? Il direttore editoriale di Libero smentisce: «Non potrei mai, stare tutto il giorno in Parlamento non fa per me, così come non sarei capace di stare attento agli equilibri. A me la gente non fa schifo e la ascolto, ma cambio idea troppo spesso.

Con il giornale posso dare voce a un po’ di gente che non ce l’ha, invece se fossi un politico dovrei prendere delle decisioni. Mi vergognerei a fare un comizio. Oppure non potrei mai mettermi a discutere con La Russa o Franceschini: non ci riesco, gli darei ragione e me ne andrei senza neanche iniziare».

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