«È un fenomeno in aumento»

«Fino a qualche tempo fa, i camper erano appannaggio degli zingari. Ma da tre o quattro anni, sono sempre di più gli italiani che lo scelgono come ripiego alla strada». Riccardo De Zottis è un volontario della Croce Rossa, sono nove anni che la notte va in giro per la città per dare assistenza ai senzatetto e ai poveri. Conosce molto bene le zone di Milano e ammette che il fenomeno è in espansione. «Sono sparsi a macchia di leopardo - spiega Riccardo -, si mettono in luoghi semi-periferici per questioni di sicurezza, vicino ai quartieri residenziali per stare più tranquilli. Ce ne saranno un centinaio in tutta Milano». Quarantenni, pensionati, coppie di anziani: la tipologia di chi vive nel camper è più o meno sempre la stessa. «Di solito è gente che probabilmente già possedeva la roulotte e che ha deciso di usarla come casa - continua Riccardo -. Ricordo che davanti alla Cardinal Ferrari c’erano marito e moglie anziani con un cane che vivevano nel camper». In attesa di poter avere un alloggio popolare dal Comune. «Tutti lo sperano e usano la roulotte come ripiego - continua a spiegare il volontario -.

La considerano una via di mezzo fra la strada e il dormitorio. Chi non vuole andarci, con il camper ha la possibilità di mantenere la propria indipendenza e libertà. E finché hanno il bollo e l’assicurazione in regola, possono stare tranquilli».

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