«Popo-popopo-popo-po...». Impossibile non ricordare il motivo che ha accompagnato la cavalcata trionfale della nazionale di Lippi in Germania. Un tormentone estivo assurto a inno non ufficiale degli azzurri. Potere del passaparola tra tifosi: i primi a cantarlo in curva furono i belgi del Bruges e poi in piena febbre da Mondiale, il motivo è stato adottato da mezza Italia. Il bello è che la maggior parte di chi lo intona sa poco della sua origine (si tratta delladattamento delle note di un riff del selvaggio blues «Seven Nation Army», il singolo 2003 dei White Stripes, estratto dallalbum «Elephant») e forse ancora meno del duo di rocker di Detroit che lha composto. «Fa niente. Questo è il bello della musica folk. Anzi quando qualcuno canta qualcosa che non sa neppure da dove proviene è lessenza del folk, della musica popolare», filosofeggiano il cantante-chitarrista Jack White (vero nome: John Gillis, 31 anni) e la batterista Meg White, 32 anni. Tuttavia, è bene precisarlo, i signori White (una leggenda metropolitana racconta fossero fratelli, ma in realtà sono stati sposati) sono tutto fuorché delle meteore. Da quando sono esplosi (ai tempi dellalbum «White Blood Cells», autentico fenomeno rock 2001-2002) hanno venduto diversi milioni di dischi e incassato pure un Grammy Awards. Unimpresa quasi da fantascienza per una formazione ridotta allosso che ha avuto il merito di riportare in auge il rocknroll in unepoca in cui la fanno da padroni lelettronica e i deejay. Rock essenziale (come il rosso, il bianco e il nero che ne contraddistingue da sempre look e copertine) e analogico, diretto e abrasivo. Che riesce a mescolare con nonchalance la cattiveria del punk del maestro e concittadino Iggy Pop con lironia e il gusto per la melodia pop, la lezioni di Elvis e le radici blues, esplicita ossessione di Jack White, il quale un paio di anni fa è convolato (un po a sorpresa) a giuste nozze con la top model britannica Karen Elson (da cui ha avuto un figlio), poco dopo il fallimento del fidanzamento ultrapaparazzato con Renée Zellweger. Sarà presto nei negozi il nuovo album «Icky Thumb», una botta allo stomaco per potenza hard rock, ma con alcune delle ballate migliori mai scritte dalla coppia, che non ha rinunciato al blues. Al solito, torrenziale e apocalittico.
A lanciare il cd è stato il furioso e omonimo singolo: una presa di posizione contro la politica Usa nei confronti degli immigrati clandestini. Incredibili i White Stripes, davvero: sembrano una corazzata e invece sono solo in due!The White Stripes
stasera ore 21
Arena Concerti Idroscalo
Ingresso 25 euro
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.