Ferlito e Preziosa piantano sul podio la trave azzurra

«L’avevo detto che volevo una medaglia. Mi dicono tutti che ostento sicurezza, ma non lo ero per niente. In prova, nella palestra di riscaldamento ho sbagliato tutto, poi nella sala del warm up, poco di entrare ho sbagliato ancora tutto e a bordo pedana piangevo. Però che vi devo dire, quando salgo sull’attrezzo mi trasformo». È raggiante Carlotta Ferlito per la medaglia d’argento conquistata alla trave dietro la russa Anna Dementyeva e davanti alla compagna della Gal Lissone Elisabetta Preziosa, che riscatta così la caduta in finale nella rassegna di Birmingham, lo scorso anno, a causa della quale chiuse sesta. Entrambe le azzurre si allenano al Centro Tecnico Federale di Via Ovada, a Milano, con Paolo Bucci, in squadra con Jury Chechi, Claudia Ferrè e Tiziana Di Pilato.
Le medaglie alla trave di Berlino sono le prime in campo europeo della storia della Federazione ginnastica d’Italia (e con i due successi odierni salgono a 50 i podi azzurri nel Vecchio Continente).
«“Carlo” è una garista - conferma il tecnico federale Claudia Ferrè - tanto indolente in allenamento, quanto sfrontata ed aggressiva in competizione. Non so come faccia. Avevamo aggiunto anche il salto teso per alzare la nota di partenza e lei l’ha eseguito con sicurezza. Ha accusato solo un leggero sbilanciamento sulla combinazione dei due giri. Ma si è ripresa subito, stoppando il doppio e mezzo in uscita. L’errore alla trave è sempre dietro l’angolo. Non è facile fare una finale continentale, dopo che la prima ginnasta, Anna Dementyeva aveva già ipotecato l’oro. In un certo senso, però, è stato meglio, così la giuria si è subito livellata sulla prova della russa».
Molto soddisfatta del bronzo Elisabetta Preziosa. «Sono contentissima di essere salita sul podio con Carlotta. Siamo tesserate della stessa società (la Gal Lissone, nove scudetti all’attivo e polo ginnico di valore assoluto) e dal 2009 ci siamo trasferite insieme al Centro Tecnico di via Ovada.

Dopo la figuraccia di Birmingham mi davano già per spacciata ed invece eccomi qui. Voglio dare il mio contributo per la conquista del pass olimpico, perché questa squadra è forte e la può ottenere subito», spiega l’atleta azzurra.

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