Fermati militanti di Forza Nuova In questura anche il leader Fiore

Non è riuscita l’incursione di Forza Nuova che ieri pomeriggio ha cercato di «prendere» Loreto. Una quarantina di militanti, con a capo Roberto Fiore, segretario nazionale (nella foto), si sono concentrati alla spicciolata ma sono stati subito bloccati dalle forze dell’ordine. Solo in venti sono riusciti ad aggirare lo schieramento di polizia e carabinieri, raggiungere l’aiuola centrale, srotolare uno striscione ed essere poi bloccati e portati in questura.
Finisce così una settimana di passione, durante la quale i vertici di Fn avevano inutilmente cercato di ottenere la storica piazza per il comizio di Fiore, ex europarlamentare nonché candidato governatore nel Lazio. Negata dal questore che in cambio aveva offerto via Camposanto, una stradina dietro il Duomo. Motivo: la loro presenza avrebbe scatenato la reazione della sinistra radicale, con probabili tensioni e incidenti. Ipotesi non peregrina, visti i precedenti, tanto che in rete era partito il tam tam dell’area antagonista per cercare di impedire la manifestazione dell’estrema destra.
E così tra paure e tensioni arriviamo a ieri pomeriggio. All’appello «antifascista» rispondono solo i Carc, Comitati d’Appoggio alla Resistenza per il Comunismo che in tre, di numero, vanno a presidiare l’angolo tra via Padova e via Mosso fin dalle 16. Un paio di ore dopo arrivano i militanti di Fn, alla spicciolata, per tentare di compattarsi improvvisamente e conquistare la piazza. Ma polizia e carabinieri li bloccano subito: una decina all’angolo tra via Battaglia e viale Monza, altri quattro, tra cui una ragazza, appena sbucati dalla metropolitana.

Solo in venti, con in testa Fiore, raggiungono l’aiuola ed esposto per pochi istanti uno striscione con su scritto «Basta immigrazione, nessuna integrazione» poi anche loro sono finiti in Questura. In totale 38 militanti sono stati alla fine identificati e denunciati per «inosservanza a provvedimenti dell’autorità».