Fermo un treno su due. E le grandi città vanno in tilt

Il Paese per un giorno arranca e impreca ma il sindacato esulta. Lo sciopero di ferrovieri e autoferrotranvieri proclamato da Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugltrasporti, Orsa Trasporti, Faisa e Fast per il rinnovo del contratto di lavoro ha creato pesantissimi disagi al traffico nelle grandi città e difficoltà negli spostamenti a decine di migliaia di italiani che avevano scelto il treno o l’aereo. I sindacati snocciolano come un bollettino di vittoria i dati sull’astensione dal lavoro. L’adesione sarebbe stata in media di oltre l’84%, con percentuali vicine al 100% in alcune città. L’ad di Ferrovie, Mauro Moretti, riduce la quota al 30%, ma di fatto ieri ha circolato la metà dei treni. A Roma, ferme le metropolitane, come anche le linee ferroviarie locali Roma-Lido, Roma-Giardinetti, e per gran parte della giornata Roma-Civita Castellana-Viterbo. Ferme le tre linee del metrò anche a Milano dove, secondo i dati dell’Atm, è rimasto fermo il 68% di bus e tram.

Il 90% degli autobus è tornato in deposito a Napoli, dove si sono fermate anche metropolitane, ferrovie locali e funicolari. Adesione al 100% per i trasporti pubblici a Catania, oltre il 90% a Bologna, Napoli, Venezia e Genova, al 73% per gli autobus a Roma.

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