Neppure quasi il tempo di festeggiare veramente. Fernando zigzaga sul traguardo, fa il gesto della paperetta, si emoziona nell’anima e sul podio disco volante di Monza ma la testa è già al lavoro. Anche se dice «gioiamo stasera, domani e ci sarò anche io a Maranello perché voglio ringraziare questi ragazzi meravigliosi che mi hanno fatto vincere con il pit stop più veloce della mia vita (3.4’’, ndr)…». Però, poi, aggiunge: «Fra due settimane arriva Singapore»… come dire… c’è ancora da lavorare, lavorare, lavorare.
Neppure il tempo di gioire e anche il gran capo delle truppe in pista, Stefano Domenicali, ha i pensieri altrove, «alle gare che restano, perché avremo delle novità, ma sono anche certo che le Red Bull, a Singapore, si presenteranno di nuovo fortissime… Il podio sulla folla di Monza? Meraviglioso, ti fa pensare e capire il perché la gente si attenda tanto da te… e forse è meglio non pensarci troppo, altrimenti diventa un carico pesantissimo. Però siamo gente che non molla mai…». La toccata fra Alonso e Massa al via? «Dobbiamo evitare di creare problemi alla squadra, ci siamo andati molto vicini, ma stavolta a rimetterci di più sono stati altri (Hamilton, ndr)».
Neppure il tempo di brindare e la Ferrari – puff! – è sparita, gente che corre, si sposta, muove tir rossi fiammanti, monta, impacchetta, scappa via perché c’è da lavorare, lavorare, lavorare. Restano le parole di pochi minuti prima, quelle del Fernando vincitore, un mastino cattivo in pista, un pilota onesto fuori: «Ho sorpassato al box, per questo ringrazio i ragazzi, hanno fatto un lavoro fantastico, è merito loro se ora sono sul gradino più alto del podio perché il mio giro prima di fermarmi, ma sì, non è stato niente di speciale, mentre il cambio gomme è stato superbo». E poi: «Una gara durissima, combattuta contro un pilota, Jenson, che ha corso in modo superlativo; provo una gioia simile solo a quella del 2006, a Barcellona, quando vinsi la mia gara di casa». Quanto al mondiale, alla prossime cinque gare, dice che questo successo «dà motivazione, ma dobbiamo restare calmi e continuare a far punti pesanti… In ottica mondiale, con questa gara ne abbiamo ottenuti parecchi perché Webber ha chiuso solo sesto ed Hamilton si è ritirato».
Quindi spiega la partenza e il sorpasso subito: «Francamente credo di non essere scattato male, solo che Button è partito meglio. Punto. Ho provato a resistere ma niente... E alla staccata l’ho toccato… (sorride) In pochi metri ho toccato lui e Massa».
Ancora: «A quel punto temevo di aver danneggiato qualcosa, per cui per un paio di giri ho controllato tutto, quindi ho ripreso ad attaccare per tutta la corsa, ma Jenson ha tirato sempre senza mai commettere il minimo errore… quanto alla chicane tagliata alla fine, ecco, avevo De La Rosa davanti, credevo mi facesse passare, invece ha chiuso e io per evitare rischi ho tagliato la curva… solo che ero tanto veloce… insomma, una di quelle cose da evitare…».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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