Fernando: «Temevo di finire beffato un’altra volta...»

Il passaggio di consegne ufficiale arriva verso le 18. A quell’ora, sulla tracimante eccitazione post pole, è ormai calato un manto di scaramantico buon senso in configurazione pre-gara. Come dire: adesso abbiamo gioito, fin qui ci siamo scatenati, però, stop, ora tranquillini.
Il passaggio di consegne avviene in tono mesto, quasi defilato, nel momento in cui Michael Schumacher, dodicesimo a un secondo e quattro da Alonso, sottolinea riferendosi all’impresa dell’iberico: «Se ho consigli da dargli? Dico solo che sono contento di vedere Fernando davanti a tutti su questa pista. Perché io so bene che cosa significhi conquistare la pole a Monza… Bastano due parole per spiegare quanto sia speciale: il pubblico. Per questo gli auguro di tenere la posizione fino all’ultimo».
Che Schumi sia sincero? Sì, è sincero. Per cui, diciamolo almeno una volta: ebbravo Michael! E bravo Fernando che, tre ore prima dei complimenti über alles, aveva compiuto l’impresa con un giro da urlo, una F10 spinta dalle ultime novità introdotte da Spa in poi e dall’f-duct a cui piloti e tecnici della Rossa si sono qui felicemente aggrappati. Cosa che non ha fatto Hamilton sulla sua McLaren («sì, ho sbagliato») e cosa che ha fatto Button con assetto più carico («non me la sono sentita di criticare la scelta di Lewis»). E ci mancherebbe pure…
«E’ stata proprio una bella sorpresa», spiega a caldo lo spagnolo della Ferrari. «Mi sono fermato poco prima che si concludesse il Q3, con il box che mi diceva “sei primo, però Button sta spingendo…“ Così mi stavo preparando a vivere qualcosa già successo altre volte quest’anno: ovvero di perdere la pole per poco e all’ultimo». E invece… «Invece ce l’abbiamo fatta e qui in Italia, fantastico davvero», aggiunge. «Quanto alla gara, non sento stress o pressione, nel senso che non dobbiamo vincere per forza per restare nella lotta mondiale, dobbiamo invece assolutamente andare a podio». E ancora: «Sono anche sorpreso di quanto bene mi abbia accolto il pubblico e di conseguenza sono felice di avergli dato un gran sabato e, speriamo, non solo quello… Credetemi, non è stato facile lavorare dopo Spa, quando abbiamo cercato di capire perché ciò che credevamo funzionasse non aveva funzionato… E ora non sono preoccupato per il passo gara, devo solo pensare a fare una bella partenza. Che cosa temo per la corsa? Molti fattori, a cominciare dalla prima curva, però non c’è posizione migliore per affrontarla che partire dalla pole. Vediamo…».
Quanto al passaggio di consegne con l’ex grande ferrarista, poche parole a metà strada fra il rispetto e il fastidio.

«Michael ha spesso cambiato le sorti del suo campionato partendo proprio da Monza? Se spero di riuscirci anch’io? Penso che sarebbe un errore provare a ripetere ciò che lui ha fatto per la Ferrari, per cui mi limito a dare il massimo, sperando che proprio Monza sia il posto buono per dare la svolta al mio campionato».
BCLuc

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