Cronaca locale

Ferragosto, un milanese su due non parte

Sondaggio del Comune: sempre più residenti non vanno in ferie. L’assessore al commercio: «Quest’anno ci saranno più negozi aperti». Dal 30 luglio la guida completa con gli indirizzi

Luca Moriconi

Agosto, città mia ti riconosco. Non è il nuovo slogan dell’assessorato al turismo meneghino, ma la tendenza che da tre anni sta prendendo sempre più piede tra i milanesi: rimanere in città, specialmente nei mesi centrali dell’estate.
Mancano i soldi, è vero, ma aumenta la vivibilità della città: per questo c’è chi preferisce non fare le valigie e godersi la tranquillità di una metropoli che si «addormenta» quando gli uffici e le aziende chiudono per ferie. Lo dice il sondaggio a campione commissionato dal Comune e presentato ieri dall’assessore alle risorse Carlo Magri e da quello al commercio Roberto Predolin. Nelle prime due settimane del prossimo agosto sono previste circa 100mila presenze in città in più dello scorso anno: 800mila alla fine della prima settimana e 700mila al termine della seconda. Per il giorno di Ferragosto, che quest'anno cade di lunedì, solo il 56,8 per cento della popolazione prevede di essere assente dalla città. Questo il risultato della ricerca su un target compreso tra i 18 e i 75 anni di età.
Così il Comune si mobilita con l’undicesima edizione di «Milano aperta d’agosto»: 35mila cartoline recapitate agli operatori commerciali e agli artigiani, per segnalare i periodi di apertura delle loro attività nel prossimo mese di agosto: «Con i dati raccolti - spiega Magri - sarà realizzata la guida cartacea per i cittadini, uno strumento utile per chi resta in città e ha bisogno di sapere dove andare a fare la spesa o quale idraulico chiamare». Tutto senza correre il rischio di sentirsi dire «chiuso per ferie». I dati del sondaggio parlano chiaro: le percezioni di negatività evidenziate dai cittadini in merito alla città nel mese di agosto, riguardano soprattutto la chiusura dei negozi (oltre il 35 per cento), il caldo e l'afa (poco meno del 20 per cento) e la paura di avere meno servizi a disposizione (10 per cento circa). «L’idea di una città che chiude per il mese di agosto è ancora diffusa - dice Predolin - ma in realtà Milano non chiude mai. La grande distribuzione è sempre aperta, così come sono aperti anche i sedici mercati che si svolgono quotidianamente sul territorio milanese». Dall’assessore al Commmercio arriva piuttosto un invito ai commercianti: «Una valutazione a tenere aperto nel mese di agosto non sarebbe sbagliata, considerato il fatto che la presenza di cittadini prevista è ancora più forte rispetto a quella dello scorso anno. Invito i commercianti a farsi bene i loro conti». Obiettivo del Comune è superare le cifre dell'anno scorso, quando la quota di negozi aperti nelle prime due settimane di agosto era attorno al 55 per cento, e del 20 per cento dopo Ferragosto, per poi tornare a salire di nuovo al 60-70 per cento nell'ultima settimana del mese.
La guida, che sarà distribuita gratuitamente in 900mila copie a partire dal 30 luglio, segnalerà gli operatori considerati «fedeli» all’iniziativa, ovvero coloro che hanno garantito l’apertura in agosto negli ultimi cinque anni.

Quest’anno, a conti fatti, saranno circa 1500.

Commenti