Ferrania, un nuovo partner per realizzare il laminatoio

Ferrania, un nuovo partner  per realizzare il laminatoio

Avanti tutta, nonostante tutto, per il rilancio della Ferrania: la conferma viene dalla famiglia Messina, rimasta da sola al timone dell’azienda di Cairo Montenotte dopo la clamorosa uscita di scena dei gruppi Malacalza e Gavio che si sono chiamati fuori al momento della sottoscrizione dell’aumento di capitale necessario per la riconversione prevista, dalle pellicole fotografiche alla piattaforma tecnologica. Un impegno, quello dei Messina, ribadito nel corso dell’incontro più recente con i sindacati, anche per quanto riguarda la realizzazione del laminatoio, punto qualificante dell’intesa raggiunta a suo tempo con le istituzioni locali e regionali e ribadito l’8 aprile scorso con i ministeri interessati. Pur non facendo parte del core business della proprietà, il laminatoio va realizzato. La famiglia Messina ha chiesto comunque tempo per instaurare le sinergie e le partnership con cui lavorare al progetto.
Non ci sono incertezze, invece, sugli altri punti del piano industriale, in particolare sulla realizzazione della piattaforma tecnologica. Inoltre il progetto di rilancio - come è stato ribadito più volte anche dall’amministratore delegato Giuseppe Cortesi - dev’essere inserito in un disegno logistico funzionale che considera il nuovo sito produttivo in stretto rapporto con la banchina del porto di Vado e le infrastrutture collegate. Tutto questo, nel pieno rispetto dei parametri di compatibilità ambientale.
Si era battuto e particolarmente impegnato, fra gli altri, per la riconversione di Ferrania, altrimenti destinata alla definitiva chiusura, il presidente della società finanziaria Finemme, Giorgio Messina, scomparso di recente proprio alla vigilia del raggiungimento dell’accordo. Ed anche in considerazione dell’opera essenziale svolta da Giorgio Messina, la famiglia non ha voluto «gettare la spugna», pur nella consapevolezza delle difficoltà di portare a compimento un progetto che prevedeva il coinvolgimento nella proprietà di protagonisti diversi, ognuno specializzato in un settore specifico.

L’auspicio dunque è che si arrivi al più presto al via libera definitivo della nuova Ferrania Technologies, erede dell’azienda costituita nel 1923 che ha preso il nome dall’insediamento originario, una frazione di Cairo, e ha compiuto nei decenni successivi un percorso virtuoso interrotto solo dal declino della fotografia tradizionale.

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