Lex prefetto Bruno Ferrante, candidato sindaco di Milano per lUnione, chiede soldi. In cassa, fa sapere laspirante sindaco del centrosinistra, ci sono appena «duecentomila euro» ma la campagna elettorale costa e, quindi, «cè un conto corrente per le donazioni dei milanesi». Ma lappello dellex inquilino della prefettura è anche accompagnato dalla presentazione dei gadget: una maglietta, una borsetta da bicicletta, un manifesto e una cartolina firmato da Tullio Pericoli, un bracciale in gomma e, infine, unagendina-moleskine. Merchandising che lex prefetto completa con la produzione di un cd di nuove ballate del cantastorie Franco Trincale. Oggetti che, naturalmente, avverte il competitor di Letizia Moratti saranno offerti ai milanesi solo in cambio di qualche euro.
Ma, attenzione, Ferrante non ha un limite di raccolta dei fondi: «Non abbiamo stabilito un budget, quando non ci saranno più soldi, ci fermeremo. Non abbiamo risorse infinite». Annuncio quantomeno inquietante: possibile che i partiti del centrosinistra non finanzino le attività elettorali del loro candidato?Ferrante per far cassa lancia la linea di gadget
Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.