Ferrante per recuperare si attacca al metrò

Chiara Campo

Cose da fare nei primi 300 giorni da sindaco. A meno 10 dal voto per le comunali, Bruno Ferrante tira fuori dal cappello un «suo» programma, «coerente con quello dell’Unione», si affretta a spiegare, «ma ognuno ha il proprio modo di vedere la città» e il sindaco «deve rispettare i partiti, ma in base all’ordinamento è autonomo. È giusto ragionare insieme, trovare punti di equilibrio, ma ho sempre avuto la mia indipendenza». E puntualizza, in modo che intendano Dario Fo, Rifondazione, Verdi e Pdci che nei giorni scorsi lo hanno messo alle strette sui grandi progetti, che «la squadra la farà il sindaco, chi viene eletto è lui». Non si sbilancia ancora sulla presenza di una leva «fresca» in giunta, ma vuol contare su «una gruppo di giovani referenti, i “Ferrante boys“, una spina nel fianco che mi dica cosa non funziona». Il suo programma raccoglie «idee personali - ribadisce il candidato dell’Unione -, flash sulla città che vorrei, veloce, dinamica», ed è quasi un libro dei sogni. Parla di «metropolitana aperta 24 ore su 24», ipotesi che neanche a Roma capitale, dove il metrò chiude alle 23.30, Walter Veltroni ha mai osato considerare. E Atm la definisce irrealizzabile perchè di notte, 365 giorni l’anno, vengono fatte almeno 4 ore di manutenzione: sarebbe a rischio la sicurezza dei passeggeri. Ferrante dice che le strisce gialle e blu «verranno estese a tutta la città», i parcheggi «devono rispettare l’ambiente ma vanno assolutamente fatti», ipotizza di «tornare ai semafori accesi anche di notte».
Ferrante sogna di riscoprire «la Città di Leonardo», creare un Parco della scienza e della tecnologia, un Museo Ferroviario a Porta Genova, recuperare tratti dei Navigli come quello al parco delle Basiliche: «Riscopriamo la vena romantica della città». Ha un Piano per lo sport: «Realizzare il palazzetto, una piscina olimpionica, un Vigorelli polifunzionale dove si giochi a basket, tennis e si facciano concerti». Lancia il «Piano per il microcredito» a giovani imprenditori, quello per la «città sotterranea», con attività nei mezzanini, aperti 24 ore su 24. Per calmierare i prezzi vuole aumentare le giornate in cui la gente può far la spesa all’ortomercato. Bisogna «favorire la produzione Rai a Milano, ma il trasferimento di una rete è una bufala». I candidati della sua Lista aggiungono che «metterà a disposizione tate a 5 euro per i genitori single o separati» e terrà le scuole aperte «dalle 8 alle 24». Ferrante non risparmia una stoccata a prefetto e questore sugli scontri del 25 marzo in corso Buenos Aires provocati dai centri sociali: «In 6 anni da prefetto cose del genere non mi erano mai successe.

E non avrei mai dato il permesso a cortei della Fiamma Tricolore in pubblico». Ma gli ci vogliono molti giri di parole per criticare quei no global che gridano «10,100,1000 Nassirya»: «Certo, a chi grida slogan stupidi come questo, uno non va a chiedere voti...».

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