Roma - "Quando lo statista Calderoli nella sua vita avrà realizzato l’1% di quanto fatto in questi anni dalla Ferrari per il Paese in termini industriali e sportivi, a quel punto meriterà una risposta". Luca di Montezemolo manda questa dichiarazione da Abu Dhabi il giorno dopo che il ministro della Lega Nord ha chiesto al presidente della Ferrari di dimettersi dopo gli errori della scuderia nell’ultima gara del Mondiale. Montezemolo è in Ferrari dal 1991. In questi quasi vent’anni la Ferrari ha vinto in totale 14 titoli mondiali complessivi. E a chi gli domanda della richiesta di dimissioni venuta da Calderoli risponde: "Parliamo di cose serie...". Che poi aggiunge: "Qualunque dichiarazione per mera speculazione politica non scalfisce minimamente lo straordinario impegno e la capacità degli uomini e donne delle Ferrari di cui sono orgoglioso" ha aggiunto.
La difesa sul sito della rossa "Per tutti noi è una giornata difficile. La notte non ha diminuito l’amarezza per un epilogo triste di una stagione comunque straordinaria. Ci dispiace invece vedere che c’è qualche politico che, stando alla finestra, una volta è pronto a saltare sul carro del vincitore, l’altra reclama la ghigliottina quando le cose vanno male".
Marchionne difende Montezemolo Dopo che il ministro per la Semplificazione normativa, Roberto Calderoli aveva classificato come "demenziale" la strategia messa in campo dalla scuderia di Maranello, si aggiunge un'altra voce, questa volta in difesa della Ferrari. E' quella dell'amministratore della Fiat, Sergio Marchionne. "Le battute sarcastiche, soprattutto di provenienza dal mondo politico, che sono piovute sugli uomini della Ferrari e in particolare su Luca di Montezemolo - ha dichiarato Marchionne -, sono del tutto ingenerose e offensive. La Ferrari rappresenta nel mondo il meglio della tecnologia italiana le sue vetture sono considerate ovunque il simbolo di una Italia all’avanguardia e il risultato di ieri non mette in discussione questi valori".
Polemica Il riferimento alle parole di Calderoli non è puramente casuale. Il ministro leghista aveva attaccato così Luca Cordero di Montezemolo: "Ci ha fatto vergognare di essere tifosi della Rossa, entro sera ci aspettiamo le sue dimissioni". E poi aveva rincarato la dose: "Visto che a perdere questo titolo sono stati gli strateghi ai box, e non certo l’ammirevole Alonso, chi è responsabile di questa disfatta deve andarsene e quindi entro sera ci si aspettiamo le dimissioni di Luca Cordero di Montezemolo, il quale, al posto di fare il grillo parlante della politica senza beccarne mai una, dovrebbe invece cercare di imparare dagli altri come si fa a gestire una vittoria nel Mondiale".
La risposta A chi gli chiedeva di commentare le parole dell'esponente del Carroccio, il presidente della Ferrari Luca di Montezemolo, ha ricordato "il grande lavoro fatto dagli uomini e le donne della Ferrari". Anche all'interno del partito della Lega le opinioni sono contrastanti. Il ministro dell'Interno Maroni la pensa diversamente da Calderoli, sostenendo che Montezemolo non debba dimettersi. "Purtroppo è andata male, si poteva vincere - ha osservato Maroni - ma sono cose che capitano. Il team Ferrari è di altissimo livello e professionalità. È successo quello che è successo per una casualità credo".
Contrasti "C’è una grande Italia - ha dichiarato il portavoce della casa di Maranello dal paddock del Circuito di Yas Marina ad Abu Dhabi - che
combatte e non molla nulla fino alla fine, spesso vince ma talvolta perde, ma non si arrende. Ci sono invece piccole persone che fanno sistematicamente il tifo contro il Paese e i suoi simboli. Per fortuna sono una minoranza".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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