La festa dei fan del maghetto tutti in coda per l’ultimo libro

Il settimo volume in vendita da mezzanotte: da Roma a Milano, i patiti hanno agguantato le prime copie

È una festa di babbani, ma è anche l’occasione tanto attesa. E allora tutti in fila per l’eroe: Harry Potter e i doni della morte è arrivato in Italia la notte scorsa, aspettare qualche ora in più, per i fan del maghetto, sarebbe stato quasi un sacrilegio. Si sono attrezzati giorni prima, organizzati sui forum di internet per festeggiare tutti insieme il gran giorno e passare la serata in coda in libreria: la copia del settimo libro doveva essere nelle loro mani appena possibile. Cioè a mezzanotte, come ama J.K. Rowling, che è affezionata alle «prime» notturne: l’editore Salani e le librerie italiane hanno voluto replicare.
Come è successo a Londra, New York, Los Angeles, Sydney, Edimburgo. Come è accaduto due mesi fa a Parigi. I fan italiani sono fra quelli che hanno dovuto pazientare di più: soltanto la versione spagnola e polacca sono più in ritardo. Persino in Iran hanno già letto l’ultima avventura, nonostante le polemiche: in autunno un quotidiano vicino alla Guida suprema Ali Khamenei ha criticato il ministero della Cultura per aver permesso la pubblicazione del libro, «un progetto sionista nel quale sono stati investiti miliardi di dollari per corrompere la mente dei giovani».
I lettori italiani non vedevano l’ora di lasciarsi corrompere: si sono presentati con bacchetta, cappello affusolato, mantello e occhialetti in attesa della mezzanotte, quando l’embargo è finito e il settimo Harry Potter non era più un volume di contrabbando.
Il gelo non li ha intimoriti, da Milano a Napoli, da Firenze a Bologna, da Torino a Roma. A Milano hanno sfidato la neve in piazza Piemonte, dove la Feltrinelli ha organizzato una mostra dei disegni dell’illustratrice Serena Riglietti, e in piazza Duomo, dove al Mondadori Multicenter i piccoli si sono divertiti con sfilate a tema magico, duelli a colpi di bacchetta, lezioni di pozioni e caccia al tesoro con in palio la coppa delle case di Hogwarts. Nella capitale i patiti si sono ritrovati nel pomeriggio alla stazione Termini, al binario 9 e tre quarti, e poi hanno fatto tappa alla Rinascita di piazzale Lagosta per la «Harry night» con giochi, proiezioni e incantesimi e alla Melragazzi, dove i professori di Hogwarts hanno consegnato agli apprendisti stregoni le bacchette per sperimentare formule magiche.

Forse hanno persino funzionato: per una notte Hogwarts ha incantato anche i babbani, che sono svaniti piano piano. Sono tornati all’alba, quando Harry Potter e i doni della morte aveva avuto tempo di compiere la sua magia.

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