Laureata in legge, classe 75, canadese del Quebec, negli ultimi 5 anni ha vinto un milione di dollari tra tornei live e on line. Ma Isabelle «no mercy» Mercier fa notizia anche per come bellezza e simpatia possano convivere nel mondo dei pro del texas holdem. «Ho iniziato a giocare con mio padre quando avevo 5 anni». Ma ha anche lavorato come croupier a Montreal mentre studiava Legge e frequentava la scuola di barman. Insomma, poliedrica. Un po come la sua grande rivale, Liv Boeree, la britannica che si è appena aggiudicata lEpt di Sanremo, prima donna nella storia. Con un premio di 1.250.000 euro.
Il poker al femminile fa notizia perché è considerato un gioco da uomini. Eppure Liv ha mostrato tutte le vostre potenzialità. È linizio della riscossa?
«Più del 90% dei giocatori di tutti i tornei di poker sono maschi. Ma devo dire che negli ultimi 5 anni le donne sono sempre più attratte dal gioco. Ormai non è raro vedere oggi 3 o 4 donne su 9 giocatori, sedute allo stesso tavolo».
Per te giocare contro tutti uomini è un vantaggio?
«Penso di sì. Sia con i media che al tavolo di gioco. I giocatori maschi pensano che le donne abbiano un stile di gioco timido e conservatore. Questo è un bene per me perché in realtà non è affatto il mio modo di giocare».
Liv ce lha fatta. A quando un testa a testa tra due girls?
«Magari già allEpt di Montecarlo, tra me e la mia amica Vanessa Rousso».
Preferisci giocare on line o dal vivo o on-line?
«Amo entrambe le modalità. Lonline è bello perché permette di giocare molto più velocemente e continuativamente. Si può giocare in maniera aggressiva comodamente dalla propria casa, da una camera d'albergo o anche da una spiaggia. Inoltre, il fatto di non poter vedere gli avversari permette di concentrarsi sulle poche informazioni che si hanno, come il loro modo di puntare e giocare. Dal vivo il gioco va ad un ritmo molto più lento, è più importante il pensiero e le informazioni che si carpiscono dagli atteggiamenti al tavolo».
Dicci la tua giornata tipo.
«Parliamo di una giornata di torneo: mi ci vuole un bel po' per svegliarmi, 2 ore. Il tempo di far squillare ripetutamente la sveglia, alzarmi dal letto, bere succo di frutta e caffè, fare un bagno con candele, i capelli, il make-up . Poi dò unocchiata alla mail, passo da Starbucks, e cammino fino alla sala da poker con la musica nelle cuffie ad alto volume: mi aiuta a trovare la giusta concentrazione».
Come ti prepari per un grande torneo?
«L'obiettivo è gestire le emozioni, mantenere attiva la capacità di analisi del gioco, essere audace e aggressiva per un periodo che può arrivare a 12 ore, sviluppare la mia concentrazione e tenerla viva in ogni aspetto, per evitare che una sola pausa di attenzione possa vanificare tutte le energie spese durante un lungo periodo di gioco in cui ho affrontato centinaia di mani.
E il sesso? Prima di una grande giornata: sì o no?
«Questa è una domanda che mi sono sempre fatta anche io e di cui vorrei conoscere la risposta... dovremmo chiedere a chi è più esperto di me...».
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