Festa in pizzeria per i 9 dell’Mpli: stop allo sciopero della fame

Roma«Sto mangiando una pizza». Telefoniamo a Fabio Sabbatani Schiuma, coordinatore laziale del movimento per l’Italia di Daniela Santanchè pochi secondi dopo la fine del suo digiuno in solidarietà a Vittorio Feltri. È stata per lui una settimana di sciopero della fame, da quando il direttore editoriale del Giornale è stato sospeso per tre mesi dal consiglio nazionale dell’ordine dei giornalisti.
Con Sabbatani Schiuma, altri 8 esponenti del Mpli. È stata Daniela Santanchè, ieri pomeriggio, a invitare i suoi collaboratori a interrompere l’iniziativa. «L’invito - si legge in una nota dello staff del sottosegretario all’Attuazione del programma - è giunto dopo la dichiarazione del capogruppo del Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto, sulla creazione il gruppo di studio costituito dal Pdl stesso per redigere una legge che segni l’abolizione dell’ordine dei giornalisti». Sabbatani Schiuma racconta che il gruppo dei nove solidali con Feltri (ex compagni di partito di Gianfranco Fini) ha deciso di festeggiare l’interruzione della protesta con una cena in una delle pizzerie più popolari di Roma, dal nome ironicamente attuale: la Montecarlo di via Alessandria. «Per prendere distanza dai cognati di Fini che vanno a Montecarlo negli appartamenti». L’esponente del Mpli vuole ringraziare Feltri «per il messaggio che mi ha inviato esprimendoci la sua gratitudine» e precisa: «Siamo noi a ringraziarlo per quello che continua a fare per l’informazione libera contro la sinistra che vuole monopolizzarla».

Il gruppo del Mpli romano giudica «molto positivo» l’intervento di Cicchitto per l’abolizione dell’ordine, perché «il nostro gesto simbolico per Feltri - conclude Sabbatani Schiuma - era un tentativo di dare risalto a un problema reale. L’ordine dei giornalisti è ormai una casta politicizzata. Siamo ancor più motivati nel portare avanti la raccolta firme sull’abolizione dell’Ordine».

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