Al festival lievitano gli euro: 500mila per Ilary

Alla Cabello «solo» 400mila. Centomila per la Pausini

Paolo Giordano

nostro inviato a Sanremo

Insomma, visto così, il Festival è una fabbrica di cachet. Gli ascolti calano, ma gli assegni aumentano, almeno a dar retta alle cifre snocciolate da voci autorevoli nei corridoi dell’Ariston. E diciamo nel tempio scricchiolante della musica non è stagione di saldi. Del padrone di casa si sa: Giorgio Panariello incassa duecentomila euro a sera, telepromozioni probabilmente escluse. Le sue «due partner», ossia la bionda e la mora, la mammina e la zia, o insomma come preferite voi, contabilizzano molto meno ma accontentiamoci: Ilary centomila a sera, Victoria un po’ meno, circa ottanta. Insomma, il reparto vallette pesa sul bilancio sbilanciato del Festival per un totale di novecentomila euro tondi tondi. Poi ci sono i cantanti, che a occhio e croce a Sanremo sembrano i meno pretenziosi anche se sono a cinque stelle come la Pausini, che arriva apposta dagli Stati Uniti per cantare sabato sera e raccoglierà, pare, il compenso minimo in questi casi: centomila euro compresi alloggio e produzione. Cinquantamila in più per Eros Ramazzotti e Andrea Bocelli, che sono pure in promozione dei loro nuovi ciddì ma hanno a carico Anastacia e Christina Aguilera, prelevate dagli States con biglietto di andata e ritorno e appositamente retribuite full optional. Certo, al confronto Hilary Duff (classe 1987) e Jesse McCartney (1989) ieri sono sbarcati per un pugno di briciole: quindicimila euro e pedalare. Ma loro sono pivelli e devono accontentarsi del rimborso spese. Ma, ovvio, le cifre ingrassano quando si parla di cinema. Se il signore degli anelli Orlando Bloom arriverà venerdì sera per la gioia di grandi e piccini (soprattutto piccine, già in attesa a Sanremo), il suo contratto porterà in calce una cifra non lontana dai trecentomila euro. Al netto di rimborsi spese e sponsor, è la stessa pagata a Travolta, che per risparmiar tempo è salito sul palco dell’Ariston già vestito da pilota del (suo) aereo. E se Giancarlo Giannini e Virna Lisi sabato prenderanno il solito assegno per comparsate tivù, Raoul Bova è invece uno dei gialli, si fa per dire, del Festival. Dato per sicuro, era sparito dalla scaletta. Ma ora è di nuovo sulla rotta per Sanremo. Festeggerà il suo ritorno in Italia dopo un anno e mezzo di trasferta hollywoodiana annunciando l’uscita il 10 marzo del film Fiamma sul ghiaccio e sulla torta troverà ottantamila euro (trattativa ancora in corso).

Infine Totti, e qui mica si può esagerare: ieri sera non è salito sul palco, è venuto a trovar la famiglia e nemmeno si è fermato a dormire. Allora devolverà il compenso in beneficenza all’ospedale pediatrico del Bambin Gesù di Roma (e ci mancherebbe altro).

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