Lanteprima che non cè fa comunque notizia. Succede al Festival Internazionale del Film di Roma che, fin da quando era la «Festa» del cinesindaco Walter Veltroni, uno che pranzava con Tom Cruise e cenava con Leonardo DiCaprio, ha sfruttato magnificamente le attuali forme di comunicazione. Che prevedono la stesura di un ricco e minuzioso comunicato nella certezza della sua ripresa urbi et orbi. Così è accaduto ieri con quasi tutti i quotidiani - non Il Giornale - che hanno riportato la notizia che Steven Spielberg avrebbe presentato in anteprima il suo lavoro danimazione in 3D Le avventure di Tintin: il segreto dellUnicorno alla manifestazione capitolina la cui sesta edizione aprirà i battenti il 27 ottobre per richiuderli - le male lingue si affrettano a dire, sbagliando, per sempre - il 4 novembre. Così tra audaci perifrasi («un gran colpaccio») ed evidenti equivoci (il regista non sarà a Roma) è passata la notizia della sensazionale anteprima per un film la cui uscita italiana è stata da tempo fissata dalla Sony (in Italia distribuita dalla Warner) per il 28 ottobre in contemporanea con la proiezione fuori concorso nella sezione «Alice nella città». Successiva anche alla prima mondiale di Bruxelles in omaggio al fumettista dorigine belga Hergé, autore del celebre Tintin.
Sui social network cè chi ha subito ironizzato su queste anteprime sul filo del rasoio ricordando lanalogo caso del film di chiusura del 2009 Julia&Julie di Nora Ephron con Meryl Streep (questanno il problema è risolto perché lultima proiezione sarà il classico restaurato Colazione da Tiffany). Ma il festival, pilotato per lultima volta da Piera Detassis con grande professionalità, ha da tempo rinunciato alle anteprime mondiali care invece alla Mostra di Venezia.
E lelenco potrebbe continuare.
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