La Camera Usa approva la fine dello shutdown. Trump: "Non si ripeta più"

Il provvedimento era stato approvato pochi giorni fa dal Senato. Evitato il caos voli a poche settimane dal giorno del Ringraziamento

La Camera Usa approva la fine dello shutdown. Trump: "Non si ripeta più"
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Dopo 43 giorni si è concluso nella notte italiana lo shutdown più lungo della storia americana. La riapertura del governo federale Usa arriva dopo il via libera della Camera che ha approvato la misura con 222 voti a favore e 209 contrari - il provvedimento era stato approvato in precedenza dal Senato grazie al voto di otto democratici che hanno rotto le fila con il loro partito - e la firma di Donald Trump. "Questo non è il modo di governare un Paese. Non si dovrebbe ripetere mai più", ha detto il presidente americano nel corso della cerimonia per la firma alla Casa Bianca ringraziando i dem - oltre agli otto al Senato sei alla Camera - che hanno votato con i repubblicani.

Il provvedimento approvato dal Congresso finanzia il governo fino al 30 gennaio e non include l'estensione dei sussidi all'Obamacare, un punto su cui si era acceso lo scontro sfociato nella paralisi delle attività governative. Il leader dei dem alla Camera, Hakeem Jeffries, ha comunque precisato che la battaglia "è appena iniziata" e che, senza ulteriori fondi, gli americani potrebbero cacciare i repubblicani dai loro incarichi alle elezioni di midterm del prossimo anno. Le stime indicano infatti che in mancanza di un'estensione i premi per l'Obamacare saliranno in media del 114%.

"L'Obamacare è stata un disastro fin dall'inizio. Vorremmo che i soldi che vanno alle assicurazioni sanitarie andassero direttamente agli americani in modo che possano acquistare direttamente la loro copertura sanitaria e diventare manager di sé stessi", ha dichiarato Trump puntando il dito contro i democratici per la chiusura del governo. "Hanno voluto lo shutdown per motivi politici", ha ribadito il tycoon nonostante i sondaggi mostrino che gli americani attribuiscano in gran parte la responsabilità dello shutdown al partito dell'elefante.

Il Wall Street Journal sottolinea che dietro la svolta che ha portato allo sblocco delle trattative per la riapertura del governo non c'è la mano né di Trump né di Chuck Schumer, il leader della minoranza al Senato. A rompere l'impasse è stato infatti un piccolo gruppo di senatori dem e un indipendente che un paio di giorni prima di Halloween hanno incontrato in gran segreto il capo della maggioranza repubblicana al Senato John Thune con l'obiettivo di fatto di aggirare la linea oltranzista di Schumer. Commentando la fine dello shutdown lo speaker della Camera Mike Johnson ha affermato che "questo risultato era prevedibile" e che i dem "non hanno ottenuto nulla per la loro egoistica trovata politica".

Come effetto della fine dello shutdown, i disagi al trasporto aereo dovrebbero lentamente rientrare evitando il caos a poche settimane dal giorno del Ringraziamento.

La riapertura del governo permetterà anche l'annullamento del licenziamento di oltre 4mila dipendenti federali che l'amministrazione Trump ha tentato di attuare all'inizio del blocco del governo e il pagamento dei buoni pasto essenziali per 42 milioni di americani che dipendono da essi.

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