Fiamma ossidrica per sfregiare la ex

Stava cercando di far fuori sua moglie con una fiamma ossidrica. E se non fossero intervenuti prima i carabinieri e poi i vigili del fuoco, probabilmente ci sarebbe anche riuscito, tanto era determinato. I militari della compagnia di Rho infatti, sono dovuti intervenire in forze per bloccare un uomo di 55 anni che, dopo averla pesantemente malmenata, stava tentando di sfregiare la propria moglie proprio con la fiamma ossidrica e portandosi dietro la bombola che la alimenta.
«È un artigiano generico, fa un po’ quel che gli capita e, per questo, è ben equipaggiato, possiede arnesi di ogni tipo», spiegano alcuni vicini di casa dell’arrestato. «Sa, non ne vogliamo parlare molto. Non tanto per lui, ma per i suoi figli. E anche per quella poveretta della moglie - spiegano alcuni avventori del bar Carmen di via Litta -. Qui ci conosciamo tutti. E quell’uomo ha già qualche precedente per maltrattamento proprio dei suoi famigliari...».
Intanto lui, il responsabile del tentato omicidio, Massimo P., tra la tranquillità delle mura di San Vittore avrà parecchio tempo per riflettere su quel che ha combinato e sulle conseguenze che gliene deriveranno. Oltre che per il tentato omicidio, è accusato infatti di danneggiamento seguito da incendio, resistenza e violenza a pubblico ufficiale. E vista i suoi precedenti penali per maltrattamenti in famiglia - la coppia ha due figli -, e l’insolita arma che si è portato dietro, anche non riflettere sulla premeditazione diventa un’impresa.
L’uomo, che non accettava la recente separazione dalla moglie - una casalinga di 53 anni -, verso la mezzanotte di venerdì è andato nell’appartamento della donna, sola in casa in quel momento, chiedendo con fare non proprio da gentleman di entrare per poter parlare. Dopo il rifiuto di lei ad aprirgli l’uscio, l’artigiano non ha fatto un plissé: ha acceso una fiamma ossidrica che aveva portato con sé (naturalmente con tanto di bombolone a gas) e utilizzando l’arnese ha iniziato a forzare la porta. Naturalmente la poveretta ha cominciato a urlare con tutto il fiato che aveva in gola, attirando l’attenzione dei vicini che hanno subito chiamato i carabinieri. I militari di Rho sono intervenuti immediatamente sul posto, ma quando sono arrivati l’artigiano era già entrato in casa. E la scena che si sono trovati davanti era di quelle che non si dimenticano: l’uomo aveva assalito la ex moglie e, mentre con una mano la picchiava, con l’altra impugnava la fiamma ossidrica per sfregiarle il volto. Accortosi dei carabinieri, Massimo P. non si è certo perso d’animo e ha minacciato anche loro con la cannula a gas. A quel punto, per evitare la tragedia, i militari, mentre tenevano a tiro l’artigiano affinché non si avventasse di nuovo sulla moglie, hanno atteso l’arrivo dei vigili del fuoco.
I pompieri sono stati gli unici a riuscire a disarmare l’uomo investendolo con un getto d’acqua che gli ha fatto perdere l’equilibrio e lasciare l’impugnatura della fiamma ossidrica. A quel punto lo hanno portato in caserma. E solo in quel momento Massimo P. si è forse un po’ vergognato tanto da avere coperto il volto con il giaccone per evitare di farsi fotografare.


Cristina, un’estetista di 42 anni, conoscente dell’arrestato e della moglie, mostra tutta la sua rabbia per l’accaduto. «Lui è proprio un pessimo soggetto» assicura. E con un gesto netto delle mani fa capire in maniera molto eloquente come lo ridurrebbe se potesse decidere lei del suo futuro.

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