Un sacchetto di cellophane pieno di panini, attaccato al cancello e incendiato; un sasso scagliato contro una finestra che si è scheggiata.
I vandali, o uno solo, sono entrati in azione nuovamente allarcinoto liceo classico «Giuseppe Parini» nella centralissima via Goito, anche se i danni sono stati decisamente contenuti rispetto a quelli causati da cinque studenti che proprio un anno fa, il 17 ottobre, allagarono la scuola aprendo, nel corso della notte, i rubinetti dei bagni solo per evitare un banale compito in classe di greco.
Nella notte tra sabato e domenica, intorno alle 2, un residente ha avvisato i vigili del fuoco allarmato per il principio d'incendio che vedeva svilupparsi dalla finestra di casa sua sul cancello dellistituto. Così i pompieri, giunti a sirene spiegate, aspettando di trovarsi dinanzi a chissà quale atto vandalico. E per fortuna, invece, non era così. E i vigili del fuoco hanno dovuto solo spegnere le fiamme che divampavano dal sacchetto.
La polizia, durante un sopralluogo di controllo allinterno delledificio, ha anche scoperto che il vetro di una delle finestre della facciata, era stato rotto come se qualcuno ci avesse scagliato contro una pietra.
Linteresse sollevato dallatto vandalico dellaltra sera, in realtà, è legato ai fatti dello scorso anno quando i cinque studenti (tre ragazzi e due ragazze) vennero accusati di danneggiamento aggravato e interruzione di pubblico servizio visto che il loro gesto provocò danni per 220mila euro e la sospensione delle lezioni per alcuni giorni.
Il fatto ebbe larga eco e scatenò diverse reazioni fuori e dentro la scuola.
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