Cronaca locale

Fiamme e vetri in frantumi Tornano i vandali al Parini

Dopo l’allagamento del 2004, nuovi danni all’istituto, anche se limitati a una finestra rotta e a un principio d’incendio

Un sacchetto di cellophane pieno di panini, attaccato al cancello e incendiato; un sasso scagliato contro una finestra che si è scheggiata.
I vandali, o uno solo, sono entrati in azione nuovamente all’arcinoto liceo classico «Giuseppe Parini» nella centralissima via Goito, anche se i danni sono stati decisamente contenuti rispetto a quelli causati da cinque studenti che proprio un anno fa, il 17 ottobre, allagarono la scuola aprendo, nel corso della notte, i rubinetti dei bagni solo per evitare un banale compito in classe di greco.
Nella notte tra sabato e domenica, intorno alle 2, un residente ha avvisato i vigili del fuoco allarmato per il principio d'incendio che vedeva svilupparsi dalla finestra di casa sua sul cancello dell’istituto. Così i pompieri, giunti a sirene spiegate, aspettando di trovarsi dinanzi a chissà quale atto vandalico. E per fortuna, invece, non era così. E i vigili del fuoco hanno dovuto solo spegnere le fiamme che divampavano dal sacchetto.
La polizia, durante un sopralluogo di controllo all’interno dell’edificio, ha anche scoperto che il vetro di una delle finestre della facciata, era stato rotto come se qualcuno ci avesse scagliato contro una pietra.
L’interesse sollevato dall’atto vandalico dell’altra sera, in realtà, è legato ai fatti dello scorso anno quando i cinque studenti (tre ragazzi e due ragazze) vennero accusati di danneggiamento aggravato e interruzione di pubblico servizio visto che il loro gesto provocò danni per 220mila euro e la sospensione delle lezioni per alcuni giorni.
Il fatto ebbe larga eco e scatenò diverse reazioni fuori e dentro la scuola. Al termine delle udienze del processo al tribunale dei minori, il giudice delle udienze preliminari Anna Poli dispose per i responsabili dell'allagamento la messa alla prova per un anno, a partire dal termine delle udienze del processo.

Alla fine di questo periodo, se il loro percorso di recupero sarà considerato valido, il reato sarà estinto.

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