Fiat, così il marchio prepara il «dopo 500»

nostro inviato a Francoforte

A Francoforte, dove ieri il cancelliere Angela Merkel ha inaugurato il Salone dell’auto, fra i temi più dibattuti c’è il futuro del marchio Fiat. Esaurite le cartucce di grosso calibro a disposizione (Grande Punto, Bravo e 500), il mercato attende di conoscere le novità destinate a consolidare e far crescere il brand locomotiva del gruppo. Un primo assaggio di quello che il marchio ha in serbo è avvenuto in occasione dell’incontro alla Main First Bank di Francoforte tra l’ad di Fiat Automobiles, Luca De Meo, e la comunità industriale e finanziaria internazionale. L’occasione è servita a De Meo per ricordare come il brand di Mirafiori intende raggiungere 2,4 milioni di vendite nel 2010, un milione di unità in più rispetto al risultato del 2006. Inutile dire, come ribadito sempre a Francoforte dall’ad del Lingotto, Sergio Marchionne, che la vera svolta per il brand dovrà avvenire in Europa. Il rafforzamento della rete è uno dei punti chiave della strategia e De Meo, nella sua presentazione, ha parlato di crescita del 20%, entro il 2010, dei mandati (1.800) e dei punti vendita Fiat (2.400) nel Vecchio continente. Il manager ha anche mostrato i disegni di due delle novità previste: la B-Compact, sul mercato nel 2009, e il C X-Over, in arrivo nel 2010. Nel primo caso si tratta di una vettura che affiancherà la Grande Punto e caratterizzata da consumi contenuti e bassi costi di gestione. Due le varianti previste. Il C X-Over è invece un crossover (4,5 metri di lunghezza) anche con 4 ruote motrici. Avrà un listino compreso tra 22mila e 30mila euro.

Oggi, intanto, si conosceranno i dati delle vendite di auto in Europa. Nei primi 8 mesi il Lingotto dovrebbe attestarsi all’8,2% di quota. In Brasile, infine, la Palio si è affermata in agosto come modello più venduto, dopo oltre 20 anni di regno della Vw Gol.

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