Fiat in Europa ha sorpassato la Renault

Milano - Quasi 9mila automobili (8.934 per la precisione) dividono Fiat Group Automobiles dalla rivale francese Renault, prima vittima del prepotente ritorno sulla scena europea del gruppo automobilistico guidato da Sergio Marchionne. E subito la Borsa ha accolto il sorpasso, il secondo dopo il primo avvenuto lo scorso novembre, imprimendo al titolo torinese un’accelerazione che lo ha portato a un’incollatura dai 18 euro (17,98 dopo aver superato la soglia a 18,05), con uno sprint di quasi il 2 per cento. A passare di mano sono state 44 milioni di azioni, pari al 4% del capitale, quasi il doppio della media giornaliera dell’ultimo mese e della vigilia. In un anno il titolo del Lingotto ha guadagnato il 115,88%, in 6 mesi il 62,26%, solo nell’ultimo mese il 20,89% e, secondo gli operatori, potrebbe sfondare a breve il tetto dei 20 euro. Ma influire positivamente sulle azioni Fiat sono state anche le reazioni ai nuovi accordi (uno riguarda Iveco) siglati mercoledì con il partner indiano Tata Motors, mentre la possibile cessione dell’americana Chrysler da parte di Daimler ha lanciato i titoli dell’intero comparto (più 2,2% l’EuroStoxx). Per Fiat Group Automobiles, dunque, l’inizio dell’anno è cominciato nel modo migliore. In un mercato partito a rilento (più 1,1% con 1.285.104 vetture immatricolate), in gennaio è stata l’Italia a registrare il dato migliore (più 3,5%, grazie alla Fiat, ma soprattutto ai primi effetti portati dagli incentivi alle rottamazioni).
Le oltre 111mila vendite del gruppo torinese nel primo mese dell’anno, tra i 23 Paesi dell’Ue insieme a quelli Efta (Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera), significano per Fiat, Lancia e Alfa Romeo una crescita del 4,8% rispetto allo stesso mese del 2006. La quota mercato del Lingotto raggiunge così l’8,8% e Fiat Group Automobiles conquista la quinta posizione (il meno 7,5% di Renault arretra i francesi all’8%, che vuol dire sesto posto). «Fiat Group Automobiles - rilevano da Torino - è andata bene in quasi tutti i principali mercati: in Germania la quota si è attestata al 2,7%, in Francia al 3,4% e nel Regno Unito al 2,2%. È significativo, in quest’ultimo caso, l’aumento dei volumi sul 2006: più 31,2%».
A trainare il marchio Fiat (85.096 vetture vendute a gennaio, il 5,2% in più sul 2006, con una quota del 6,6%) sono state la Grande Punto e la Panda. «La prima è la seconda vettura più venduta in Europa, con una quota del 10,6% nel suo segmento. La Panda, invece, continua a dominare il segmento A (city-car), con una quota del 31,8%. E presto - sottolineano da Torino - la Bravo contribuirà al successo del marchio». A pochi giorni dal «porte aperte», che ha visto il management del gruppo sostituirsi per un giorno ai venditori al Mirafiori Motor Village, sono stati raccolti 8mila ordini e, da marzo, la Bravo sarà commercializzata anche in Francia, Spagna, Germania, Olanda e Svizzera. Progressi a gennaio anche per Alfa Romeo e Lancia, rispettivamente del 9,3% a 13.910 unità (e una quota dell’1,1%) e dell’1% a fronte di 11.713 unità (e una quota dello 0,9%).

Oltre a Renault, a gennaio hanno ceduto posizioni Volkswagen, Psa Peugeot Citroën, DaimlerChrysler, Nissan e Bmw (ok invece Mini). In progresso, Ford, Gm, Honda, Hyundai e Toyota.
Lunedì, infine, faccia a faccia tra governo a sindacati sull’ambizioso piano triennale di rilancio presentato in novembre da Marchionne.

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