da Milano
Sul possibile scorporo di Fiat Group Automobiles dal Lingotto, prima ipotizzato lunedì scorso in unintervista di Sergio Marchionne ad AutomotiveNews e qualche ora dopo definito dallo stesso top manager «una non notizia», con la conseguente oscillazione del titolo a Piazza Affari (partite in ribasso le azioni hanno poi chiuso con un più 5,74%), si sarebbe acceso il faro della Consob.
Secondo quanto risulta al Giornale, gli uffici dellAuthority guidata da Lamberto Cardia starebbero svolgendo una serie di accertamenti sui movimenti del titolo Fiat (ieri meno 1,1% a 18,07 euro) in relazione a quanto accaduto lunedì. In corso sarebbe la minuziosa ricostruzione degli scambi sulle azioni torinesi alla luce del flusso delle informazioni (i primi lanci battuti dalle agenzie che riportavano le affermazioni di Marchionne al magazine e le successive precisazioni in senso opposto) e su chi ha comprato quel giorno sul mercato, quanto e per conto di chi. Anche il presidente della Fiat, Luca di Montezemolo, si era pronunciato nella serata di lunedì sulleventuale spin-off di Fiat Group Automobiles: «Sono veramente delle belle ipotesi, dimostrano che cè molto fervore su cose che non esistono».
Ieri, intanto, il cda del Lingotto si è riunito per esaminare i dati relativi al budget 2008 del gruppo, già presentati al comitato strategico. I risultati consolidati al quarto trimestre e dellintero esercizio 2007, nonché dellammontare del dividendo da proporre allassemblea degli azionisti, saranno esaminati in occasione della riunione programmata per il prossimo 24 gennaio. Al Giornale, nei giorni scorsi, Marchionne aveva anticipato che «il 2007 sarà un grande anno e che il 2008 sarà ancora più grande». A Torino è stato anche deciso di prolungare il programma di acquisto di azioni proprie dal 31 dicembre 2007 al 30 aprile 2008.
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