nostro inviato a Torino
Sprint della Fiat in Borsa nel giorno dei risultati trimestrali: oltre 157 milioni di azioni scambiate, pari al 14,4% del capitale ordinario, e titolo salito del 3,96%, a 14,08 euro. I dati approvati ieri dal cda presieduto da Luca di Montezemolo («abbiamo molta carne al fuoco, tra investimenti, accordi mirati e nuovi modelli in tutti i settori»), vengono considerati dal mercato superiori alle aspettative anche se, commenta un analista, «sono stati disturbati un poco da quelli di Cnh», divisione che risente del calo delle vendite di macchine movimento terra negli Usa. A incidere sulla società di Chicago sono state, oltre allaumento delle materie prime, anche alcune inefficienze produttive.
Fiat ha così archiviato il primo trimestre dellanno, considerato il più difficile, con ricavi che superano i 15 miliardi (il 10% in più del 2007) e la conferma degli obiettivi 2008, definiti dallad Sergio Marchionne «facilmente raggiungibili, con ricavi ben oltre i 60 miliardi, un risultato della gestione ordinaria fra 3,4 e 3,6 miliardi, lutile netto fra 2,4 e 2,6 miliardi, e un utile per azione fra 1,90 e 2 euro». Per il Lingotto, al tredicesimo miglioramento consecutivo, si è trattato del fatturato al più alto livello mai raggiunto in un primo trimestre. Significativi anche gli altri dati: risultato della gestione ordinaria di 766 milioni (più 28,7%), con un margine sui ricavi in miglioramento dal 4,4% al 5,1%, e utile netto pari a 427 milioni a fronte dei 376 milioni dellanalogo periodo del 2007. Positivo il dato relativo allindebitamento netto industriale che si attesta a 1,1 miliardi, determinato da una crescita stagionale del capitale di funzionamento per 1,3 miliardi, acquisizioni per 0,1 miliardi e acquisti di azioni proprie per 0,2 miliardi. «La liquidità a 4,8 miliardi rimane forte - ha sottolineato Marchionne durante la conference call - e tutti gli obiettivi del gruppo per il 2008 sono confermati, compresa la disponibilità netta industriale a fine anno di 1,5 miliardi. Riteniamo di poter assorbire limpatto negativo dei rallentamenti di alcuni mercati. Una possibile revisione dei target, a questo punto, arriverà solo alla fine del secondo trimestre».
E mentre Fiat Auto (gestione ordinaria di 193 milioni, poco sopra il dato del 2007) ha risentito dei due mesi di stop di Pomigliano e del temporaneo blocco dei motori 1.3 Multijet, nonostante leffetto locomotiva del Brasile, Iveco ha visto crescere del 7,6% il margine sui ricavi. La divisione camion, inoltre, è tornata protagonista nei mezzi pesanti. Marchionne ha poi confermato i contatti in corso con il governo serbo per lacquisizione della Zastava Auto i cui impianti, secondo lad, «hanno un interesse strategico».
Loperazione serba, infatti, potrebbe creare al di là dellAdriatico un polo simile a quello di Tychy, in Polonia, dove produrre auto di piccola cilindrata, come 500, Panda e la futura Topolino. Marchionne avrebbe ricevuto dal presidente serbo rassicurazioni su interventi e agevolazioni per favorire lo sviluppo dellinsediamento torinese.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.