Fiat si aggrappa all’Alfa Giulietta I modelli nuovi fanno la differenza

Quando si ha un prodotto nuovo e questo prodotto risulta gradito al pubblico, la risposta del mercato è scontata: il pubblico acquista l’automobile, anche se non ci sono gli incentivi. È il caso di Alfa Romeo, il marchio del gruppo Fiat che la rivale Volkswagen non vede l’ora di portare in Germania: il suo exploit delle immatricolazioni in Europa a novembre (+25,6%) la dice lunga su come, oltre agli aiuti, a fare la differenza è la disponibilità di prodotti nuovi, nell’occasione la Giulietta. Ieri, l’Acea ha comunicato i dati delle vendite di veicoli in Europa a novembre. Un bilancio negativo per quanto riguarda i Paesi più importanti: Spagna (-25,5%), Italia (-21,1%), Regno Unito (-11,5%), Francia (-10,8%) e Germania (-6,2%). Complessivamente, rispetto all’anno prima, il calo delle consegne nel Vecchio continente è stato del 6,5% (-5,7% da gennaio) e 12,6% negli ultimi cinque mesi, come rileva il Centro studi Subalpino. Dunque, in casa Fiat, è la Giulietta con le sue 28mila immatricolazioni da maggio ad addoclcire, seppur di poco, il bilancio del gruppo in novembre: le vendite mensili sono state 74mila, il 23,7% in meno rispetto al 2009 e la quota è stata del 6,7%, 1,5 punti percentuali in meno nel confronto con il 2008.
«Nonostante questo scenario decisamente negativo - si commenta da Torino - il pubblico europeo continua ad apprezzare i modelli di punta del brand Fiat, tanto che la Panda è ancora una volta l’auto più venduta del segmento, seguita dalla 500. L’Alfa Romeo, poi, conferma gli ottimi risultati degli scorsi mesi, ottenendo ancora una volta un risultato in forte controtendenza rispetto al mercato. Con 10mila auto immatricolate nel mese, il marchio aumenta infatti i volumi di vendita del 25,6% e ottiene una quota dello 0,9%, in crescita di 0,2 punti percentuali rispetto a novembre 2009».
Fatto salvo che la Giulietta terrà duro ancora per un po’ di mesi, il Lingotto dovrà «soffrire» fino almeno ad aprile prima di poter presentare una vera novità: per la primavera, infatti, sono annunciate la Fiat Journey (si chiamerà forse Freemont) e la nuova Lancia Ypsilon, mentre nel secondo semestre arriveranno le Lancia Grand Voyager e la riedizione della Thema (ovvero la Chrysler 300C). Tutti modelli sullo stand torinese al Salone di Ginevra, a marzo.

Sergio Marchionne e la presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, dovrebbero intanto incontrarsi martedì a Torino per fare il punto sullo «strappo» Fiat da Viale dell’Astronomia. Lunedì, inevece, i sindacati (Fiom esclusa) si riuniranno con Federmeccanica per discutere sulle norme specifiche riguardanti l’auto.

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