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Fiducia, le donne mettono in crisi Futuro e Libertà

Dopo il "no" motivato di Maria Grazia Siliquini è piombato sulle truppe finiane il voto a sorpresa di Catia Polidori, anch’essa contraria a sfiduciare il governo. E i fillini non fanno sfoggio di spirito cavalleresco: volano pesanti insulti. Ma arriva la solidarietà femminile, Golfo (Pdl): "Coerenza e coraggio"

Fiducia, le donne mettono in crisi Futuro e Libertà

Roma - La storia la fanno le donne. E anche la cronaca politica. E a sorpresa sono proprio le donne, anzi due donne, a mettere in crisi il fronte della sfiducia al governo e in particolare i finiani. Dopo il "no" motivato di Maria Grazia Siliquini, che dopo aver disertato la riunione dei finiani della scorsa notte, ha tenuto tutti fino all’ultimo col fiato sospeso su come avrebbe votato, è piombato sulle truppe finiane il voto a sorpresa di Catia Polidori, anch’essa contraria a sfiduciare il governo. Sconcerto e rabbia tra i futuristi: "Se Catia ce l’avesse detto ieri sera alla riunione - osserva gelido Benedetto Della Vedova uscendo col volto scuro dall’aula - sarebbe stato, come dire? Più elegante...".

E gli uomini perdono le staffe Perde l'aplomb Luca Barbareschi, che parla di voto "vergognoso" e spiega a chiare lettere che la Polidori è stata "minacciata": "La Polidori è stata minacciata per le sue aziende. Le hanno detto che le chiudevano le sue aziende". "Meglio perderle per strada, persone di questo tipo" - ha aggiunto - riferendosi alla ormai probabilmente ex compagna di partito. "Questa - ha detto ancora - è corruzione di pubblico ufficiale. Sappiamo per certo che la Polidori, la cui azienda di famiglia è il Cepu, ha ottenuto rassicurazioni che la favoriscono". Il voto della Polidori ha creato comunque una forte tensione nell’Aula della Camera tra Futuro e libertà e la Lega. Ad un certo punto alcuni deputati del Carroccio hanno incominciato ad inveire contro il finiano Giorgio Conte che, stando a quanto riferito da una deputata del Pdl, ha gridato "troia" all’ex finiana Catia Polidori subito dopo il suo no alla sfiducia. Sono dovuti intervenire i commessi per evitare il contatto tra i parlamentari.

Solidarietà femminile, "Siliquini? Coraggio e coerenza" "La scelta di Maria Grazia Siliquini e quella di Catia Polidori di votare contro la mozione di sfiducia al governo Berlusconi sono testimonianza lampante che il coraggio sta sempre dalla parte delle donne". Lo dichiara Lella Golfo, deputata Pdl e presidente della Fondazione Marisa Bellisario. "Nonostante le immaginabili conseguenze che sconteranno in Futuro e Libertà e che ne determineranno certamente l’immediata uscita, in loro ha prevalso un grande senso di responsabilità verso il Paese. Senza le conferenze stampa e gli annunci plateali a cui abbiamo assistito negli ultimi giorni la Siliquini e la Polidori hanno votato secondo la loro coscienza, sfuggendo alle tattiche e strategie che non appartengono a noi donne, abituate alla trasparenza, all’onestà e al rapporto prioritario con i nostri elettori.

Il loro voto è stata una bella dimostrazione dell’apporto positivo e costruttivo che noi donne sappiamo dare in politica".

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