Inquietante, noiosa, contradditoriamente affascinante. È la Fiera di Francoforte, sempre uguale negli anni, sempre uguale a se stessa. Almeno è limpressione che se ne ricava confrontando la Buchmesse di oggi con quella di trentanni fa ritratta da un «prosatore» anomalo come Vittorio Sereni (1913-83), il quale nel 1980, in un libro ormai introvabile (e che oggi ritorna pubblicato da Aragno sotto il titolo Il sabato tedesco, a cura di Laura Neri, in libreria da domani) raccolse due racconti «a tema» (cioè dedicati alla Fiera del libro di Francoforte): Lopzione e Il sabato tedesco. In particolare nel primo, Sereni racconta la vicenda di un dirigente di una casa editrice italiana (l«io narrante» che si rivolge a un interlocutore immaginario) al quale nei giorni della kermesse viene offerto «il solo vero affare, grosso affare della Fiera», per il quale cè unopzione di solo 24 ore.
Prendere o lasciare... Unofferta imperdibile, un best seller annunciato, contrattazioni segrete e febbrili: la Buchmesse non cambia mai. Per gentile concessione delleditore, pubblichiamo uno stralcio del racconto Lopzione.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.