Fiera, Lega pronta a fare muro contro Roth

Mercoledì 18 gennaio il governo regionale tornerà a riunirsi e, come anticipato da il Giornale, il governatore Roberto Formigoni porterà in giunta la proposta di rielezione di Luigi Roth alla guida della holding Fondazione Fiera Milano.
Per ottenere il via libera su questo nome sarà necessario il parere favorevole unanime di tutti gli altri assessori (e, quindi, dei loro rispettivi partiti politici), poiché le decisioni di giunta non possono essere prese a maggioranza. E siccome su Roth non sembra affatto che sia stato raggiunto finora alcun raccordo nella maggioranza, è probabile (anzi, quasi certo) che nella riunione di mercoledì prossimo al Pirellone accada qualcosa. Per esempio, l’assenza (voluta) dei tre assessori leghisti, essendo il Carroccio solidale con la parte di Forza Italia contraria a Roth, a spingere su un altro nome: quello appunto del senatore azzurro Giampiero Cantoni, a favore del quale si starebbe spendendo direttamente il premier Silvio Berlusconi (e Bossi intende assecondare questa indicazione del Cavaliere).


A quel punto, la rielezione di Roth a capo del nuovo cda della Fondazione (scaduto già da 48 giorni, e quindi in prorogatio) pur ottenendo il via libera della giunta, potrebbe essere stoppato in sede di consiglio, in quanto per Statuto l’ultima decisione spetta proprio al parlamentino lombardo. Dove il gruppo della Lega potrebbe alzare le barricate e proporre un altro nome (Cantoni appunto). Ma i formigoniani ritengono che, alla fine, la spunterà il loro uomo. Cioè, Roth. Si vedrà.

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