Fiere ecco il bilancio: meno visitatori ma più espositori

La lombardia è la prima regione fieristica italiana per le manifestazioni internazionali, con olre 600 mila metri quadrati di superficie, otto quartieri espositivi per grandi eventi, cinque per fiere nazionali e novanta organizzatori. Il bilancio è stato presentato ieri alla Triennale dall’assessore regionale al Commercio e al Turismo, Stefano Maullu, alla presenza di Andrea Cancellato, direttore della Triennale, e Enzo Galbiati, direttore del Settore Commercio e Turismo. Il bilancio delle fiere lombarde negli ultimi anni è solo parzialmente negativo in confronto ai Paesi competitori europei come Germania, Francia, Spagna e Gran Bretagna. Si registra un calo di visitatori del -2,7%. Aumentano invece del 3,6% gli espositori diretti.
Positivo il settore dell’internazionalizzazione, grazie agli eventi pluriennali: sono il 20,4% in più gli espositori esteri diretti, con un aumento del 3,8% di visitatori stranieri; a dominare il settore le manifestazioni dedicate al business, che registrano un volume di pubblico del 18% del totale. Seguono la moda e l’abbigliamento, sempre con un 18%; l’industria e la teconologia, con un 14%, quindi l’oggettistica-arredamento con un 10%. Sono in forte crescita l’alimentare e l’agricoltura. Calano salute, comunicazione e trasporti.

Quasi 73 gli eventi internazionali nel 2010, con sei manifestazioni in più nel 2010 rispetto al 2009. Nella regione il quartiere leader resta quello di Fieramilano, seguito da Gonzaga, Bergamo, Cremona. Nel 2012 ci saranno 75 appuntamenti internazionali di cui 71 a Fieramilano.

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