La figlia di Teresa Augello cantata anche da Bob Dylan

Certo che quella di Alicia Keys è una bella storia, come tutte le storie di chi nasce figlio di tanti Paesi. La mamma di Alicia si chiama Teresa Augello, detta Terri, origini scozzesi, irlandesi e naturalmente italiane, che, dopo la separazione dallo steward giamaicano Craig, si è concentrata sulla sua bambina, diventandone l’istruttrice, la guida e poi (fino a pochi mesi fa) anche la manager. Quando Alicia, che è nata il 25 gennaio del 1980 (o del 1981), ha deciso di scegliere come nome d’arte Alicia Wilde, la mamma glielo ha fatto cambiare in Keys «perché ho fatto un sogno». Diploma in solo tre anni alla Professional performing arts school, iscrizione alla Columbia University poi abbandonata subito, la vita di Alicia Keys ha avuto un solo comun denominatore: la musica. Quando nel 1997 è uscito il film «The men in black», uno dei brani della colonna sonora («Dah dee dah - Sexy thing») era il suo ma nessuno se ne accorse. E così più o meno accadde per le colonne sonore di «Shaft» e «Dr. Dolittle» del 2001.

Il boom è arrivato con il primo disco «Songs in A Minor», che ha venduto dieci milioni di copie e ha trasformato Alicia Keys in un super seller da quaranta milioni di dischi venduti, undici premi Grammy sulla falsa riga di altri campioni come Mariah Carey e Beyoncé che prima erano solo i suoi idoli. E l’ha fatta menzionare anche in un testo di Bob Dylan, che in «Thunder on the mountain» (da «Modern times» del 2006) canta, tra l’altro, «Stavo pensando ad Alicia Keys e non riuscivo a trattenere il pianto». Però.\

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