Damasco - Uno dei figli di Osama bin Laden, Omar, ha detto che il leader di al Qaeda ha raggiunto lo scopo di umiliare gli Stati Uniti e ha avvertito che la morte del padre potrebbe scatenare attacchi "molto, molto violenti" da parte dei militanti. Lo si legge in un’intervista sul magazine Rolling Stones. Nell’intervista, svolta in parte in uno strip club di Damasco, Omar bin Laden ha anche criticato la scelta di Obama di incrementare il contingente Usa in Afghanistan. "E’ come aggiungere acqua alla sabbia, come diciamo nel mondo arabo: la rende solo più pesante", si legge nel numero del magazine che sarà in edicola venerdì. "Se io mi fossi trovato nella sua situazione, avrei cercato una tregua. Quindi, per sei mesi o un anno, niente scontri, niente soldati. L’Afghanistan non può essere sconfitto. Non ha niente a che vedere con mio padre. Si tratta del popolo afghano".
Una vita tra Oriente e Occidente Omar bin Laden è diventato famoso nel 2007 quando ha sposato una donna britannica con il doppio dei suoi anni che, a quanto si dice, l’uomo avrebbe incontrato durante un viaggio alla Piramidi di Giza in Egitto. Ai due, da quel momento, è stato negato l’ingresso in Qatar, Egitto e Gran Bretagna, e anche la Spagna ha negato loro la richiesta di asilo. Omar, secondo quanto lui stesso racconta, è uno degli undici figli di Osama bin Laden, e ha passato la sua adolescenza tra campi di addestramento in Sudan e Afghanistan, in mezzo a ribelli che, a quanto dice l’uomo, testavano armi chimiche sui cuccioli. Il figlio di bin Laden ha abbandonato l’Afghanistan nel 2001, diversi mesi prima degli attacchi alle Torri gemelle.
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