Le figurine per 117 anni di storia

117. Tante sono le primavere del Genoa. Una storia infinta. Dove aneddoti e foto sbiadite raccontano l'età dei pionieri. Quelli che portarono il football in tutta la penisola. Prima bianchi, poi biancoblù fino al 1904 quando furono addottati i colori che ancora adesso fanno agitare migliaia di cuori tutte le domeniche. Il rosso ed il blu. Dai nove scudetti ai giorni nostri si sono susseguite migliaia di partite, centinaia di giocatori italiani e stranieri. Dopo gli innumerevoli libri che hanno raccontato le gesta del Genoa, dal medico inglese James Spensley fino al bomber argentino Diego Milito, la Casa Editrice Galata ha trovato un'idea alternativa per narrare le vicende del grifone. Le figurine. La presentazione avverrà oggi pomeriggio alle 18 al Museo della Storia del Genoa in Salita Dinegro, e non poteva essere altrimenti, dove verranno illustrate le caratteristiche di quest'Album a colori che uscirà in edicola dal 1 ottobre. Non solo passato, ma spazio ai campioni d'oggi, ai successi della Primavera, alla sede Villa Rostan e ad altre curiosità per tutti i tifosi genoani.
Al Pio XII il Gasperini, a porte chiuse, continua a preparare la sfida contro il Bari. «Sappiamo che sono un ottimo collettivo e in attacco contano individualità importanti», così sui biancorossi di Ventura il capocannoniere dei rossoblù. Giandomenico Mesto da Monopoli. L'obiettivo sono i tre punti. Preoccupano però i problemi in attacco. «Credo sia solo una questione di sfortuna.

Contro la Fiorentina se avessimo segnato tre reti non c'era nulla da ridire. E pure contro il Milan il gol è mancato per un soffio. Troppo presto per giudicare la squadra». Si è spento a 69 anni Bruno Giorgi, allenatore nell'anno del centenario. Un piccolo pezzo di storia genoana che se ne va.

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