da Milano
Un nome, e un marchio, Fila, legati a doppio filo allo sport tricolore. Con alle spalle otto vittorie a Wimbledon nel tennis grazie a campioni del calibro di Bjorn Borg e Boris Becker. E il brand stampato per anni sulla tuta da sci di Alberto Tomba, che ha regalato allItalia tre medaglie doro olimpiche, due titoli iridati ai Campionati del mondo di sci e una Coppa del Mondo. Eppure la governance di Fila, ceduta nel 2003 dalla Hdp di Cesare Romiti alla Sports Brands International per 351 milioni di dollari al lordo di 295 milioni di debiti, forse solo ora riuscirà a stabilizzarsi. Il fondo di private equity Cerberus, divenuto proprietario del marchio italiano nato nel 1911 all'ombra delle Alpi, ha fatto il suo lavoro, rimettendo in pista la società - un brand che negli anni ha dato del filo da torcere a big mondiali dal nome di Nike e Adidas - e cedendola a un prezzo che dovrebbe aggirarsi sui 400 milioni di dollari. Più che il prezzo, stupisce il nome dellacquirente: si tratta infatti di Fila Corea, un produttore di articoli sportivi con sede a Seul che detiene i diritti locali sul marchio Fila.
Fila passa ai sudcoreani per 400 milioni di dollari
Lo storico marchio ceduto dal fondo Cerberus, che lo aveva rilevato nel 2003 dalla Hdp di Romiti
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