Filippo di Edimburgo divinizzato

La Bbc ha appurato che non si tratta di una leggenda ma di «pura verità»

da Londra

Leggenda voleva che Filippo di Edimburgo, principe consorte della regina Elisabetta II, fosse venerato come un dio in una sperduta isola del Pacifico meridionale: la leggenda, come ha appurato la Bbc in occasione dell’86° compleanno del Principe, corrisponde a verità.
L’isola in questione è quella di Tanna, nell’arcipelago delle Vanuatu: il corrispondente della «Beeb», superato un iniziale imbarazzo nel chiedere al capo di un villaggio se la notizia fosse vera, ha avuto per tutta risposta tre foto ufficiali di Filippo, a quanto pare inviate con l’approvazione di Buckingham Palace, evidentemente non ignara dell’esistenza del culto.
«Jack», questo il nome del capo, ha poi spiegato come la divinizzazione di Filippo - noto in patria soprattutto per le sue gaffe verbali - risalga agli anni Sessanta, quanto l’arcipelago era ancora una colonia anglobritannica nota come Nuove Ebridi.
Una leggenda locale narrava infatti del figlio di un potente spirito - dalla carnagione pallida - che avrebbe attraversato i mari per cercare una donna ricca e potente con cui sposarsi: i ritratti ufficiali appesi negli edifici pubblici o nei posti di polizia avrebbero favorito l’associazione con Filippo - la cui consorte indubbiamente ha un notevole potere, almeno finanziario.
La visita dei Reali britannici nel 1974 avrebbe fatto il resto: Filippo, in alta uniforme da ufficiale della Marina, rappresentava lo spirito ancestrale tornato a casa per mostrare la sua sposa.

Stando agli antropologi, questo genere di culti millenaristici è piuttosto frequente, e ha permesso a molte popolazioni indigene di preservare almeno parte della propria cultura nonostante il contatto spesso traumatico con l’Occidente.

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