Il film di Benigni ci aiuta a guardare la realtà
19 Ottobre 2005 - 00:00Con il film «La tigre e la neve» Roberto Benigni si fa carico della positività della vita. È unopera quella di Benigni segnata a ogni passo da uno sguardo positivo verso gli uomini e le cose, il suo sguardo caratterizzato da una impressionante permanenza dello stupore, a segno che questo è il primo e naturale sentimento delluomo. Ed è decisivo che sia possibile provare stupore per la vita anche dentro la guerra, il dolore e la morte. Così Benigni ancora una volta consegna alluomo doggi vittima del nichilismo una speranza, il cui crogiuolo è la certezza che «la vita è bella».
Non è quella di Benigni una riflessione sullesistenza umana o sulla guerra, come altri registi ci hanno proposto, è invece il documento di unesperienza, lesperienza di uno sguardo damore dentro cui tutta la vita vale. In questo sta la sua forza come la sua genialità, nella scoperta che lunico sguardo vero sulla vita è quello che la riconosce positiva. Non che la sogna positiva, ma che la riconosce per quello che è, cioè un bene per luomo.
Gianni Mereghetti - Abbiategrasso (Milano)
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