Un filone che andrebbe interrotto con la forza

Ci sono filoni o saghe cinematografiche che andrebbero chiuse per decreto ministeriale. Nel senso che spesso si fa troppo affidamento sulla buona volontà dei cinefili per dare in pasto al pubblico improbabili prequel o sequel giunti, magari, alla quinta, sesta o settima puntata. Un’esagerazione che mortifica ciò che di bello si era visto nei primi episodi facendo spesso indispettire il fan ed ottenendo l’effetto opposto. Prendete, ad esempio, Halloween- The beginning che ripropone, per l’ennesima volta, il serial mascherato Michael Meyers questa volta con l’intento di spiegarci qualche retroscena che lo ha poi spinto sulla strada del massacro. Siamo certi che togliere un po’ di fascino e di mistero ad una figura leggendaria della celluloide per «umanizzarla» sia stata la scelta giusta? E che motivo c’era di infarcire il film con il rifacimento, anche se per pochi minuti, del capolavoro che Carpenter girò nel ’78? Insomma, una pasticciata mattanza ripetitiva pregna di pretestuosi «omaggi».
Merita, invece, il prezzo del biglietto Lussuria, il film di Ang Lee vincitore a Venezia, bellissima ricostruzione storica pur penalizzata da un titolo che non gli rende giustizia.


I film più visti a Genova dal 31 dicembre al 6 gennaio: 1) Natale in crociera; 2) Una moglie bellissima; 3) Il mistero delle pagine perdute; 4) La bussola d’oro; 5) Bee Movie; 6) Leoni per agnelli; 7) La promessa dell’assassino; 8) Halloween - The beginning; 9) Come d’incanto; 10) L’amore ai tempi del colera.

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