Per la seconda volta in quattro anni, saranno Spagna e Argentina a contendersi a Siviglia lo scettro di squadra regina di Coppa Davis. La Spagna è favorita (e cercherà di mantenere un'imbattibilità casalinga che dura ormai da 12 anni, per una striscia positiva di 20 incontri) e non potrebbe essere altrimenti vista la presenza di due dei primi cinque giocatori del mondo. L'Argentina insegue la prima vittoria, dopo aver perso tre volte in finale (1981, 2006 e 2008), mentre la Spagna insegue il quinto successo della sua storia.
Il quarto tentativo dell'Argentina non parte nel migliore dei modi: Juan-Martin Del Potro non è ancora tornato ai livelli di due anni fa e le sue condizioni fisiche appaiono deficitarie dopo il forfait al torneo di Parigi Bercy, dovuto ad un problema alla spalla. Per il ruolo di secondo singolarista inizialmente affidato a David Nalbandian, che in Davis riesce sempre a tirare fuori il meglio di sè, il capitano Tito Vazquez ha scelto quello che appare il più in forma dei sudamericani, Juan Monaco, reduce dalla finale di Valencia. Ma il morale nella formazione albiceleste è alto: «I miei giocatori hanno sacrificato la loro ambizioni personali e si sono dedicati interamente a questo obiettivo» commenta il ct Tito Vasquez che ha scelto Monaco per il primo match con Nadal.
Non ha invece problemi di formazione Albert Costa. Neanche il Master in tono minore appena terminato poteva indurre il ct spagnolo a fare a meno Rafael Nadal. David Ferrer è uscito dalla kermesse londinese più rinvigorito che mai.
La 99ª edizione della Coppa Davis si apre domani con il match tra Nadal e Monaco. Il secondo singolarista designato da Albert Costa, è David Ferrer che scenderà in campo nel secondo incontro contro il n.1 del team albiceleste, Juan Martin del Potro. Sabato il doppio: Verdasco-Lopez contro Nalbandian-Schwank. Domenica l'ultima giornata con le sfide Nadal-Del Potro e Ferrer-Monaco.
Il primo incontro, quello tra Nadal e Monaco, vedrà di fronte due amici: «È una grande sfida per me - ha detto l'argentino - primo perchè giocherò per il mio paese per la prima volta in una finale e secondo perchè affronterò uno dei miei migliori amici». «So che sarà una partita molto importante per la squadra - le parole di Nadal - e spero in una vittoria che ci dia tranquillità».
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