«Sarà un confronto leale e positivo». Così il premio Nobel Dario Fo alla notizia della candidatura dellex prefetto Bruno Ferrante. «È una persona civile - aggiunge quello che resta comunque un candidato alle primarie del centrosinistra -, dai nervi saldi, che ha evitato in diverse occasioni scontri che sarebbero stati dannosi per la città. Sarà un confronto leale e penso positivo».
Soddisfatto, almeno nelle dichiarazioni ufficiali, il presidente della Provincia Filippo Penati che, in cuor suo, forse qualcosa più che un pensierino a Palazzo Marino in questi giorni lha fatto. «Una personalità eccellente - spiega - che ha saputo nei lunghi anni in cui è stato prefetto della città risolvere questioni spinose, quali la vertenza dei tranvieri, quella dei tassisti, della Scala, con una capacità di ascolto e di mediazione e una sensibilità davvero ammirevoli. Il suo rigore e la sua statura morale, degni dei migliori rappresentanti dello Stato, ne fanno la persona adatta a rilanciare Milano. E, sottoponendosi alle primarie, ha dimostrato un sincero spirito democratico che gli fa onore. Sono convinto che la comunità milanese farà tesoro di una personalità capace di rappresentarne lunità e capace di dialogare con le diverse anime della città». Di «alto valore politico» parla il segretario della Federazione dei Ds, Franco Mirabelli. «Ferrante ha sempre promosso, in questi anni da prefetto a Milano la cultura del confronto e del dialogo, per questo i Ds sono contenti del suo sì e sosterranno la sua candidatura e riteniamo che tutta lUnione si possa sentire rappresentata». «Sosterremo con convinzione la candidatura - assicura Nando Dalla Chiesa, grande sponsor delloperazione -. La Margherita milanese aveva da subito espresso la sua preferenza per un candidato civico in grado di parlare a unarea più ampia di quella dellUnione».
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