RomaLa Finanziaria arriva alla Camera, e si cominciano a fare i conti: la maggioranza conta su un introito straordinario stimato fra i 4 e i 5 miliardi di euro, grazie allo scudo fiscale, per finanziare gli sgravi alle famiglie e alle imprese (leggi Irap, e la cedolare secca del 20% sugli affitti). Le prime indicazioni giungono dal Consiglio dei ministri: Silvio Berlusconi ha promesso ai ministri dellUniversità e dellAmbiente, Mariastella Gelmini e Stefania Prestigiacomo, che ci saranno i soldi per lUniversità e per gli interventi sui dissesti idrogeologici. Assente Giulio Tremonti, a Pechino per tenere una «lezione» sulla crisi finanziaria alla scuola quadri del Partito comunista cinese, i due ministri hanno avuto vita piuttosto facile.
A Montecitorio ritornano dunque i temi che erano stati accantonati in Senato: la riduzione progressiva dellIrap, la tassazione al 20% degli affitti, le risorse per i Comuni, le Università, la giustizia. Ma è anche necessario rifinanziare alcune misure: dalle missioni allestero alla rottamazione di auto ed elettrodomestici. La coperta è molto corta, e quelle dello scudo sono entrate una tantum. Cè poi il pacchetto lavoro che potrebbe autofinanziarsi con i ricavi di un «ravvedimento operoso» dellevasione contributiva. Alla conferenza annuale dei commercialisti, il sottosegretario allEconomia, Luigi Casero, ipotizza «piccoli interventi sullIrap, linizio di un percorso di riduzione», anche se qualsiasi operazione è legata alla situazione dei conti pubblici.
La discussione sulla Finanziaria entrerà nel vivo la prossima settimana: giovedì la commissione Bilancio della Camera ascolterà il ministro dellEconomia, mentre venerdì scadranno i termini per la presentazione degli emendamenti, sempre in commissione. Gli emendamenti per laula dovranno essere presentati entro lunedì 7 dicembre.
Con lo scudo come unica entrata straordinaria, i contenuti della Finanziaria sono, per lo più, nelle mani di Tremonti. Per il momento, il ministro è in Cina dove ieri ha parlato davanti alla scuola che forma i quadri e i dirigenti del Partito comunista. Alla inconsueta platea, Tremonti ha ricordato che difficilmente il G20, perno della strategia anticrisi nellultimo anno, potrà trasformarsi in G2 (Stati Uniti più Cina).
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