Finanziaria, il governo mette la fiducia sul dl alla Camera 

Il ministro per i Rapporti con il Parlamento Chiti annuncia: "Non c'è intesa percorribile. Costretti a porre la questione di fiducia". A Montecitorio si voterà il dl fiscale insieme a un maxiemendamento sulla Finanziaria. L'opposizione: "Faremo ostruzionismo"

Finanziaria, il governo mette 
la fiducia sul dl alla Camera 

Roma - "Purtroppo non ci sono altre vie d’uscita" al porre la fiducia sul decreto fiscale alla Camera. Lo ha detto il ministro per i Rapporti con il Parlamento Vannino Chiti al termine della conferenza dei capigruppo. "Non c’è un’intesa percorribile, non resta che prenderne atto". Chiti ha annunciato in aula alla Camera la presentazione del maxiemendamento al dl collegato alla manovra preannunciando, dopo il vaglio di ammissibilità, l’apposizione della questione di fiducia.

L'opposizione: "Ostruzionismo" L’opposizione attacca il governo per la decisione di porre la questione di fiducia sul collegato alla Finanziaria. E annuncia ostruzionismo sul testo. "Noi - dice Antonio Leone di Fi - ci siamo impegnati a diminuire all’osso gli emendamenti entrando nel merito di poche richieste di modifica del testo, ma il governo non ce lo consente. Lei, presidente Bertinotti, ci deve tutelare. Non può accedere solamente alle richieste del governo mettendo sotto i piedi il regolamento". Duro anche Andrea Gibelli della Lega. "Non abbiamo accettato l’autoriduzione non per volontà ostruzionista ma per una semplice questione di merito. Il governo decide per motivi diversi dal merito. La fiducia chiaramente tutta interna alla maggioranza. Sconcerta che questo ramo del parlamento venga esautorato dalla possibilità di affrontare un percorso emendativo. E questo è troppo, anche perché non abbiamo mai annunciato né praticato ostruzionismo. Ora ci comporteremo di conseguenza".  

Maxiemendamento Nel maxiemendamento, come ha annunciato Chiti in aula, trovano posto le modifiche già votate in commissione bilancio più alcuni "aggiustamenti" legati a proposte di modifica vagliate e non approvate in commissione. In particolare, le novità introdotte dalla bilancio per correggere alcune coperture che nel testo votato dal senato presentavano elementi di criticità comprendono il ripristino dell’entità originaria di 150 euro per il bonus incapienti (con un impegno programmatico a tornare sulla questione) e la correzione delle misure agevolative sul biodisel e sulle vittime del terrorismo e nuova copertura per la misura sugli emotrasfusi. Per quanto riguarda l’estensione alle vittime delle mafie dei benefici previsti per le vittime del terrorismo, "c’è l’impegno unanime a inserire questa misura in finanziaria" assicura il sottosegretario all’Economia, Mario Lettieri, aggiungendo che "il governo è sensibile a questo tema e non intende fare discriminazioni tra chi ha perso la vita per il terrorismo e chi nella lotta alle mafie".

E' stata poi inserita, riformulata rispetto al testo presentato in commissione e dichiarato inammissibile, la misura che fa slittare di un anno per il solo 2007 le multe per lo sforamento del patto di stabilità interno a patto che questo sia nei limiti del cofinanziamento della Ue e venga recuperato nel corso del 2008. Un’altra correzione punta a tutelare gli anziani nell’assegnazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica.

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