Per il centrodestra una Finanziaria da bocciare due volte. Primo perché spenna, probabilmente senza motivo, gli italiani. Poi perché dimentica Milano e Lombardia. Quello che tutti continuano a ripetere essere il motore del Paese, salvo poi dimenticarsene quando è il momento di mettere un po di benzina nel serbatoio. E così, contro una legge matrigna per chi vive sotto la Madoninna, si levano alte le proteste. «Il centrosinistra in Lombardia non si sogni di cantar vittoria - attacca la coordinatrice regionale di Fi Mariastella Gelmini -. Dopo che abbiamo fatto di tutto, il governo ha aggiunto un emendamento con due euro per la Pedemontana. Punto e basta». Due euro? «Il ministro Antonio Di Pietro - aggiunge - se nera andato promettendo il cinquanta per cento del finanziamento. Ne arriverà solo un terzo, sempre se Rifondazione non riesce a far diminuire anche quello. Un disastro. Pochissima, anzi nessuna attenzione per Malpensa, per le strade e le ferrovie che dovrebbero raggiungerla. Né per la BreBeMi e la nuova Tangenziale esterna di Milano che guadagnano appena unindicazione come opere prioritarie». Lamentele che saranno oggi presentate al sottosegretario Enrico Letta e ai ministri (ai Trasporti Alessandro Bianchi e a Riforme e innovazione Luigi) attesi oggi a Palazzo Diotti dal prefetto Gian Valerio Lombardi, dal sindaco Letizia Moratti e dal governatore Roberto Formigoni per la seconda riunione del Tavolo Milano.
A dir poco scontento anche il vicesindaco Riccardo De Corato che, nei panni di deputato di An, si è visto bocciare dalla Camera lordine del giorno presentato a sostegno dei Comuni virtuosi. «Con questa votazione - replica un amareggiato De Corato - il centrosinistra penalizza ancora una volta i Comuni virtuosi che come Milano hanno sempre rispettato il patto di Stabilità. La bocciatura è il riflesso del disinteresse del governo per gli enti locali che in questi anni si sono impegnati per rispettare i parametri del Patto di stabilità e che con questa legge Finanziaria vedranno trasformato in handicap il loro essere virtuosi. Un segnale indubbiamente preoccupante perché la maggioranza così facendo non solo non dà alcun riconoscimento a che amministra bene, ma anzi incoraggia i Comuni agli sprechi».
«Questa - gli fa eco il deputato azzurro Maurizio Bernardo -, è una Finanziaria basata sulle tasse e tagliata sul modello della sinistra radicale. Per lo sviluppo di Milano e del nord intero nessuna risorsa. Il governo Prodi ha dimostrato di non aver ancora capito la questione settentrionale. E per di più impone ai Comuni virtuosi la necessità di aumentare tasse come lIci e lIrap. A farne le spese saranno i cittadini». Dura anche la posizione del Carroccio. «Ancora una volta Milano penalizzata - si lamenta Matteo Salvini -. Volevamo una deroga per assumere 500 nuovi uomini delle forze dellordine per presidiare meglio un territorio che ne ha sempre più bisogno e ce lhanno impedito. Roma, invece, è stata lunica città a cui è stato consentito. Mi sembra ingiusto». Intanto partono le proteste.
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