Con il via libera definitivo del Senato è legge la manovra Finanziaria per il 2006 da 27,6 miliardi, circa 20 dei quali destinati alla correzione dei conti pubblici. Nell'ultimo passaggio-lampo a Palazzo Madama, in terza lettura, il governo non ha chiesto all'aula di votare la questione di fiducia.
La Finanziaria fissa il saldo netto da finanziare a 41 miliardi nel 2006, a 31,7 nel 2007 e a 20,8 nel 2008 e introduce una serie di vincoli alla spesa della pubblica amministrazione, centrale e territoriale, che spaziano dalla riscrittura del patto di stabilità interno a meccanismi più stringenti di monitoraggio. Mentre nuove entrate saranno assicurate da numerose innovazioni, tra queste ladeguamento e la programmazione fiscale (concordato) dalle quali si attendono almeno 2 miliardi per il 2006, rivolte a imprese e professionisti.
Tra le misure escluse il condono agricolo, la tassa sul «tubo», sostituita in corsa con una misura analoga, la sanatoria per la patente a punti dichiarata inammissibile dalla presidenza della Camera e l'impiego dei fondi del Tfr che, destinati a migliorare i saldi, secondo molti avrebbero dovuto essere destinati a spesa sociale.
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