Roma - Archiviate le vacanze estive il governo torna al lavoro. E il lavoro non manca a palazzo Chigi, visto che c'è da varare la Finanziaria. Il presidente del Consiglio Romano Prodi apre la prima riunione del Consiglio dei ministri dopo le ferie con uno stringato intervento per indicare ai ministri il metodo di cui intende avvalersi nella preparazione della Finanziaria per il 2008. Poche esternazioni e tanto lavoro - è la sua ricetta - diluito in molte riunioni che coinvolgeranno i singoli responsabili dei dicasteri, gli esponenti della maggioranza, i gruppi parlamentari, i tecnici.
Le proposte dei ministri il 10 settembre Un programma a tappe che avrà il primo importante "pit stop" il 10 settembre, quando i ministri consegneranno a Tommaso Padoa-Schioppa le loro proposte. Che poi saranno approfondite e valutate in un serrato lavoro di squadra: tanta "collegialita", quindi, che il professore indica come il pilastro di qualsiasi decisione del governo, per la finanziaria come per altri provvedimenti. Collegialità che il presidente del Consiglio ritiene il vero "comburente" per far marciare coalizione e governo unitariamente su tutti gli obiettivi di legislatura.
Il premier: "Sviluppo e sostegno ai deboli" La manovra ha ribadito il premier, secondo quanto riferito da diversi partecipanti alla riunione, dovrà essere di sviluppo ma anche di sostegno per le fasce più deboli di cittadini. Per tale motivo, si dovrà lavorare con rigore per trovare il giusto "equilibrio" tra queste due componenti della manovra, avendo chiaro il principio che qualsiasi nuova iniziativa di spesa dovrà avere la sua copertura, anche valutando la possibilità di tagli in altri settori.
Sarà necessario un grande sforzo di analisi, fin nei dettagli, per il quale il governo intende sfruttare tutto il tempo a disposizione: con tutta probabilità, come hanno riferito diversi ministri uscendo da Palazzo Chigi, la manovra da inviare in Parlamento sarà varata dal Consiglio dei ministri negli ultimi giorni utili, il 28 o il 29 settembre.
Calderoli: "Provino a fare la spesa..." "Devono provare loro a fare la spesa così vedranno se è ingiustificato o no l’allarme sui prezzi" dice l'esponente leghista Roberto Calderoli sulle dichiarazioni del governo.
"Invece di stare rintanati a palazzo Chigi o nei loro ministeri - afferma Calderoli - i signori Prodi, Padoa-Schioppa, Bersani, De Castro, Santagata e via dicendo provino ad andare a fare la spesa. E provino a fare la spesa anche tra una decina di giorni e vedranno che i prezzi probabilmente saranno saliti ancora".