Gianandrea Zagato
Se non rivestissero cariche pubbliche, be Letizia Moratti, Filippo Penati e Roberto Formigoni definirebbero questa Finanziaria «una boiata pazzesca». Ma laplomb istituzionale del sindaco, del presidente della Provincia e del Governatore della Lombardia suggerisce loro di esprimersi con più stile lasciando però inalterata la sostanza.
E così il sindaco si lamenta per una perdita secca di cento milioni di trasferimenti dallo Stato: manovra che «rischia di compromettere i servizi erogati ai cittadini» ma, avverte Moratti, non ci sarà «un innalzamento dellIci, la tassa sugli immobili» perché «abbiamo preso un impegno con i milanesi e lo manterremo». Assicurazione nonostante questa Finanziaria costringa Milano «ad assorbire i debiti contratti da altre amministrazioni meno virtuose». Anche Penati è costretto a fare i conti con la manovra del centrosinistra ovvero a darsi da fare per garantire lofferta sociale nel Milanese e per «trovare le risorse per la Provincia di Monza e Brianza» che, a sorpresa, la Finanziaria ha invece cancellato. Come dire: «La manovra devessere migliorata dal Parlamento».
Finanziaria, scacco matto ai milanesi in 6 mosse
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