Il finanziatore di Lombardo? Diventa consulente

COINCIDENZA Il maggior donatore privato è pure commissario dell’istituto sordi e ha incarichi in Regione

Roma. Quando il partito è piccolo non è raro che diventi «cosa propria» del suo fondatore. È il caso anche del Movimento per le Autonomie (Mpa) del governatore siciliano Raffaele Lombardo, che assomma le cariche di segretario federale e di tesoriere.
Lombardo dunque non dà solo la «linea», ma tiene ben saldi pure i cordoni della borsa. E, considerata la natura prettamente territoriale della formazione, nata da una costola dell’Udc siciliana, dal rendiconto 2008 emerge più di un «corto circuito» tra il partito del governatore e i suoi finanziatori.
Bisogna sottolineare, innanzitutto, come l’Mpa sia riuscito a raccogliere contributi per un totale di oltre 790mila euro, ammontare che supera il milione aggiungendo i circa 300mila euro che la Lega continua a devolvere in virtù dell’alleanza elettorale del 2006. Non è una cifra esorbitante, ma si tratta di un fund raising superiore in valore assoluto a quello di partiti con tradizioni più consolidate come l’Italia dei Valori, Verdi, Pdci e persino la vecchia Margherita di Rutelli & C.
Tra le società che hanno sostentato l’Mpa figurano la Maurizio Zamparini sapa e la Finzeta Due srl, entrambe facenti capo al presidente del Palermo, che ha elargito complessivamente 200mila euro. Il patron della squadra di calcio, che in più occasioni è stata sponsorizzata dalla Regione, non può certo non mostrare sensibilità nei confronti dell’ambiente. Anche perché Zamparini ha avviato un progetto immobiliare proprio nel capoluogo siciliano: un megacentro commerciale che dovrebbe ospitare pure il nuovo stadio di proprietà della squadra rosa-nero. Iniziative che, vuoi o non vuoi, hanno bisogno del via libera della Regione.
In quest’ottica non si può nemmeno trascurare la sensibilità (50mila euro) della Sielt Immobiliare srl, società del gruppo Acqua Marcia che fa capo a Francesco Caltagirone Bellavista, imprenditore con molti interessi immobiliari e turistico-alberghieri in terra di Trinacria. Analogamente non sfuggono i 40mila euro della società consortile Coservice, un’impresa di pulizia che offre i propri servizi all’Aeroporto di Palermo e a vari assessorati siciliani.
Insomma, le aziende isolane non hanno manifestato indifferenza nei confronti della proposta politica di Lombardo: basti guardare i 10mila euro del gruppo Bonomo, produttore di agrumi, e i 20mila della Miritello Group, costruttore che sta realizzando un parco eolico in provincia di Enna. Fino ai 50mila euro della Russott Finance di Messina, titolare di due importanti strutture a Giardini Naxos.
Così come non sfugge che il maggior donatore individuale sia Sebastiano Di Betta con 30mila euro. Ricercando il nome su Internet ci si imbatte in due «omonimi» nominati uno commissario straordinario dell’Istituto per sordi di Palermo e l’altro individuato dalla Regione Sicilia come collaboratore per le iniziative legislative e governative in materia di ricerca e per le esigenze operative della base operativa di Trapani dell’Agenzia spaziale italiana.
Forse si spiega anche in questo modo il fatto che l’Mpa sia il quarto partito italiano nel 2008 per quote associative raccolte con 217.500 euro che la posizionano dietro la Lega Nord (900mila euro che testimoniano il radicamento del Carroccio), Rifondazione Comunista (480mila euro) e Forza Italia (430mila euro). Come ai tempi della vecchia Dc, una tessera è sempre meglio averla che non averla.


A voler essere maligni si potrebbe pensare che i generosi contributori dell’Mpa avessero in qualche modo interesse a gratificare il presidente della Regione. Ma Raffaele Lombardo, presidente recordman con tre giunte «rimpastate» in 18 mesi l’ultima delle quali con l’appoggio esterno del Pd, non è sicuramente persona facilmente influenzabile.

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