Fincantieri, per la Fiom ci sono 1.200 esuberi

L’accordo per la cassa integrazione di Fincantieri è stato firmato da due sigle sindacali su tre: Fim e Uilm. La Fiom, invece, non ci sta e prende in ostaggio l’ultima nave in produzione nel cantiere di Sestri Ponente in attesa dell’incontro di gennaio con il ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera. La nave Oceania, a questo punto, non farà le prove tecniche a gennaio in vista del varo previsto a marzo. I sindacati firmano dunque separatamente, dando sul piano presentato dai vertici di Fincantieri valutazioni diametralmente opposte. Secondo il segretario nazionale della Uilm, Mario Ghini, l’azienda ha confermato la sua intenzione di non procedere con la chiusura di nessuno degli otto siti. «Il piano di riorganizzazione prevede un utilizzo medio di cassa integrazione straordinaria per 2.233 lavoratori per tutto il gruppo. Si parla, però, anche di nuove attività industriali, di investimenti su ricerca e sviluppo del prodotto, di una migliore organizzazione del lavoro con investimenti per 102 milioni complessivi». Ma la Fiom non ci sta. Ed essendo il sindacato dell’80% dei lavoratori ha previsto uno sciopero con assemblea per decidere nuove iniziative di lotta. Mentre per Alessandro Pagano, segretario cantieristica navale della Cgil, gli esuberi previsti sono 1.243. Pagano ha spiegato che l’accordo «ufficializza, in sostanza, un disimpegno produttivo per i siti di Sestri e di Castellammare di Stabia, il che equivale a un’incognita sul futuro dei lavoratori e a una lunga fase di incertezza. Il piano - ha aggiunto Pagano - ripropone le stesse condizioni di quello presentato a giugno con dei peggioramenti. Per questo abbiamo chiesto un impegno da parte del ministero dello Sviluppo economico, del quale, in questa fase, c’è assoluta necessità».


Intanto, a Genova, gli operai hanno bloccato le portinerie del cantiere nell’ambito dello sciopero indetto per protestare contro l’accordo sulla cassa integrazione straordinaria per 741 lavoratori. Il sit-in, dopo la pausa per le feste natalizie, riprenderà il 2 gennaio.

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